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FARMACOVIGILANZA: CARENZE CULTURALI

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Giuseppe Palumbo (FI), presidente della commissione Affari Sociali della Camera, ha proposto in questi giorni ai deputati un documento conclusivo sull' indagine conoscitiva sulla farmacovigilanza, avviata dalla stessa commissione nell' estate del 2001 dopo l'esplosione del caso Lipobay. Il documento sara' discusso gia' la settimana prossima e lo stesso presidente ha gia' sollecitato ''contributi'' da parte dei deputati, in vista della stesura definitiva. Il testo sottolinea come il decreto legislativo n.44 del 1997 (che disciplina il meccanismo di farmacovigilanza) risulta ancora insufficientemente attuato.Il comportamento delle autorita' italiane nel caso Lipobay e' stato ''nel complesso positivo'', anche se proprio questa vicenda ha evidenziato ''gravi carenze'' nel nostro sistema di farmacovigilanza. Alla base di questo ''modesto risultato'' sarebbero, sostiene il documento, la ''scarsa preparazione professionale'' degli operatori su questo specifico aspetto e ''la macchinosita''' del sistema di segnalazione. Il primo aspetto sul quale si dovrebbe fare attenzione dovrebbe essere il potenziamento del sistema delle segnalazioni, da considerare come un ''fatto culturale'': a questo scopo bisognerebbe promuovere iniziative di formazione dei medici, inserendo la farmacovigilanza anche nei programmi di educazione continua in medicina (Ecm). Altro aspetto importante e' quello dell' informazione dell' opinione pubblica, che dev'essere ''opportunamente responsabilizzata''. Il documento suggerisce infine la necessita' della revisione del foglio illustrativo che accompagna i farmaci, l'utilizzo della tessera sanitaria, il contributo che possono dare le aziende farmaceutiche, nonche' i loro informatori scientifici ''che rappresentano l'elemento di raccordo tra azienda e medico''. (fonte ANSA)