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IPPOTERAPIA: RICONOSCIMENTO E NORME

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Per iniziativa del Senatore Luciano Magnalbò (AN) il 20 giugno scorso è approdato in Senato il provvedimento Norme sulla riabilitazione attraverso l’utilizzo del cavallo, già assegnato alla 12° Commissione Igiene e Sanità in sede referente nell’ottobre dello scorso anno. “ La terapia con il mezzo del cavallo (TMC) – si legge fra l’altro nella relazione parlamentare del provvedimento - si può considerare come un complesso di tecniche rieducative agenti per il superamento del danno sensoriale, cognitivo e comportamentale, attraverso lo svolgimento di un’attività ludico-sportiva che ha come mezzo il cavallo. La scoperta di insospettate capacità positive ottenibili attraverso l’uso del cavallo (determinazione, coraggio, controllo emotivo, espressività) dà la possibilità al nucleo familiare di ipotizzare una relazione più adeguata, ridefinendo il rapporto tra genitori e figli. Si viene ad interrompere in tal modo uno dei più tipici riscontri negativi che coinvolgono il soggetto handicappato, inducendo una riduzione dei processi di autoemarginazione e potenziando i livelli di partecipazione. In tal senso, la terapia con il mezzo del cavallo sembra svolgere un ruolo di fondamentale importanza nel processo di recupero, poiché, sfruttando momenti di partecipazione ludici e sportivi, può contribuire ad un più armonico fluire delle residue potenzialità e ad una più definitiva strutturazione della personalità del soggetto. Con il presente disegno di legge si vuol ottenere l’istituzione dell’albo professionale nazionale dei tecnici di riabilitazione equestre e il riconoscimento da parte del Ministero della salute delle associazioni cui affidare l’organizzazione dei centri permanenti di riabilitazione attraverso la terapia con il mezzo del cavallo. Considerata l’importanza della materia e gli effetti positivi che la normativa in oggetto potrebbe avere per chi si trova in gravi situazioni di disagio psichico e fisico eper le sue ricadute positive in campo occupazionale, si auspica che il provvedimento possa essere approvato quanto prima e che la TMC venga inserita fra le prestazioni sanitarie convenzionali”. Il progetto è basato su studi dell’università di Pavia e dell’ANIRE, l’Associazione Nazionale Italiana di Riabilitazione Equestre.