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CENSIMENTO 2001: ECCO I PRIMI DATI

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L`Istat presenta i risultati provvisori dell`8° Censimento generale dell`industria e dei servizi. Sono 4.138.219 le unità locali attive delle imprese e delle istituzioni. Il 23,9% appartiene all`industria, il 32,2% al commercio, il 36,9% agli altri servizi e il 7,0% alle istituzioni pubbliche e private. Gli “altri servizi”, di cui fanno parte alberghi, pubblici esercizi, trasporto, comunicazioni, servizi finanziari ed assicurativi, servizi professionali e servizi svolti per le imprese e per le famiglie, registrano un netto aumento sia di addetti sia di unità locali, a riprova dello sviluppo decennale segnato dalle attività terziarie. La tendenza alla “terziarizzazione” dell`economia italiana emerge anche dalla variazione nella composizione degli addetti per settore. Gli altri servizi impegnano infatti il 29,5% del totale, quota che è cresciuta di 4,8 punti percentuali rispetto a dieci anni fa. Nel Nord-est è presente la quota maggiore di addetti all`industria, pari al 38,5% a fronte di una media nazionale del 33,0%. Anche nel Nord-ovest prevalgono gli addetti all`industria (37,8%). Nel Centro gli addetti si concentrano negli altri servizi, con una quota pari al 32,5% contro una media nazionale del 29,5%. Nel Sud si rileva una contenuta prevalenza degli addetti agli altri servizi (28,4%), anche se la quota di addetti alle istituzioni è più alta (26,8%) della media nazionale (19,7%). Nelle Isole si segnala una concentrazione relativa degli addetti nelle unità locali delle istituzioni (31,8%). La consultazione dei dati è possibile attraverso il sistema informativo DaWinci (Data Warehouse su Internet del Censimento Italiano), un magazzino di dati accessibile secondo vari livelli di dettaglio rispetto al livello territoriale ed al tipo di tavola.