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CIAMPI RESPINGE LA LEGGE BSE

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Il 26 marzo scorso la Camera dei Deputati aveva convertito in Legge il Decreto del 25 gennaio 2002 recante disposizioni urgenti finalizzate a superare lo stato di crisi per il settore zootecnico. Venerdì scorso il Presidente della Repubblica ha rinviato alle Camere il provvedimento per la presenza di alcune norme che “appaiono disomogenee e non rispondono ai requisiti di necessità e urgenza richiesti dall’articolo 77 della Costituzione”.
Nel corso della sua conversione in Legge, il Decreto firmato dal Ministro Alemanno a gennaio si è trasformato in un “omnibus”, includendo misure aggiuntive sulla pesca, sugli incendi boschivi, sui fondi-ISMEA, sul settore bieticolo-saccarifero e agevolazioni per l’acquisto di terreni. Un nuovo testo, più essenziale, sarà ripresentato al Consiglio dei Ministri il 12 aprile.
Il provvedimento “bocciato” da Ciampi era già nel mirino delle Regioni e di Federconsumatori per la decisione di Governo e Maggioranza di attingere al Fondo sociale per trovare le necessarie coperture tecnico-finanziarie. Rassicurazioni di segno contrario erano già arrivate dal sottosegretario al Welfare Grazia Sestini: “i nostri uffici hanno provveduto al trasferimento a Regioni e Comuni; da parte mia ho comunque invitato i colleghi del Governo a non attingere al Fondo sociale”. Per Federconsumatori per contrastare la BSE non si devono intaccare altre voci di spesa fondamentali per le tutele sociali.