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SASSARI

Scuole di Specializzazione in Veterinaria, la protesta degli iscritti

Scuole di Specializzazione in Veterinaria, la protesta degli iscritti
Tagliate le borse di studio. Lettera aperta alla Regione dei Rappresentati degli studenti delle Scuole di Specializzazione in Medicina Veterinaria

Una lettera pubblicata su Sassari Notizie lamenta che la regione non finanzia le borse di studio.  "È per noi inaccettabile - scrivono i firmatari- rassegnarci ad una situazione che vede un Regione come quella sarda, che tanto ha investito per la formazione dei propri giovani, perdere l’occasione di formare e trattenere sul proprio territorio delle figure indispensabili come quelli di Medici Veterinari altamente qualificati".  La Regione, "nonostante i nostri sforzi e le tante promesse, non è intenzionata ad erogare nuove borse di studio. Neanche il coinvolgimento del Rettore e la sua rappresentanza nelle sedi di pertinenza ha dato buon esito".

Da circa 20 anni, il Dipartimento di Medicina Veterinaria unitamente all’Università di Sassari ha istituito due Scuole di Specializzazione destinate a Laureati in Medicina Veterinaria. "Tale esigenza - si legge- nasceva come adempimento ad una specifica richiesta della normativa nazionale, la quale prevede che i Veterinari (alla pari dei medici che operano in campo umano) devono essere in possesso del Diploma di Specializzazione per poter lavorare nel Sistema Sanitario Nazionale. La Regione Sardegna, con il suo contributo economico (16 borse di studio per anno accademico) ha facilitato non solo economicamente ma anche da un punto di vista formativo questo percorso".

Questo percorso si è arrestato negli anni accademici 2013/2014 e 2014/2015, "a causa diversi problemi, quali discordanze sugli importi delle tasse annuali, cattive rappresentanze, ritardi nell’erogazione dei contributi di funzionalità e questioni relative ai Regolamenti interni delle Scuole"; ne è seguita la perdita non solo del  finanziamento regionale ma anche delle le 20 borse di studio annuali (da 9.000 euro ciascuna ) erogate dall’INPS (per un totale di 550.000 euro persi).
"La caparbietà, lo sforzo e l’impegno di un comitato spontaneo di Medici Veterinari, studenti di Veterinaria e relativi rappresentanti in Senato e Cda unitamente ai Direttori delle suddette scuole, ha portato all’attivazione del primo anno di due scuole (Scuola di Specializzazione in Ispezioni degli Alimenti di Origine Animale e Scuola di Specializzazione in Sanità Animale, allevamento e produzioni zootecniche) per il corrente anno accademico. Ciò è stato reso possibile grazie allo stanziamento di un contributo di 40.000 euro per scuola erogati dal Cda di Ateneo".

Di conseguenza, tanti neo laureati si sono rivolti ad altri atenei nazionali. "È facilmente intuibile che questa opzione non è alla portata di tutti, considerando l’ingente disponibilità economica che essa richiede con esose tasse di frequenza , spese di vitto e di alloggio ed un carente e costoso sistema di trasporto aereo. L’investimento economico presso altri atenei della penisola comporta di riflesso una perdita di risorse sia per le casse degli atenei Regionali (di Sassari nello specifico) sia per quelle di una città come Sassari, la cui economia ruota intorno al sistema studentesco".

La lettera sottolinea anche il ruolo che le  Scuole di Specializzazione "hanno rivestito ai fini dell’approvazione da parte della Commissione EAEVE (European Association of Establishments for Veterinary Education) . La stessa Commissione ha infatti precisato quanto i giovani specializzandi rappresentino un’importante risorsa per il Dipartimento e per il territorio e come spesso siano il punto di congiunzione tra l’Università ed il territorio stesso.

In chiusura, i Rappresentanti delle Scuole chiedono alla Regione Sardegna di "rivedere la propria posizione circa il finanziamento delle borse di studio. Chiediamo inoltre che gli Ordini dei Medici Veterinari della Sardegna ci affianchino in questa lotta considerato che ad oggi hanno mostrato scarso interesse nel rendersi partecipi del disagio mostrato da parte di alcuni dei propri iscritti". (fonte)