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L'INTERVISTA

Cibo e AMR, Bernhard Url (EFSA): i rischi più seri sono ignorati

Cibo e AMR, Bernhard Url (EFSA): i rischi più seri sono ignorati
Il direttore esecutivo di EFSA parla dei rapporti tra scienza e politica e spiega che i rischi più seri "non sono quelli che la società percepisce come tali".


 “Quando un parere scientifico entra in confitto con il nostro sistema di valori, allora sono gli scienziati stessi a essere tacciati di incompetenza, di sciatteria, e magari anche di corruzione“. Così il numero uno della European Food Safety Authority (Efsa) Bernhard Url ha raccontato a Wired che cosa accade quanto i risultati sperimentali cozzano con la visione del mondo dei cittadini e della classe politica. “Se viene meno la netta separazione tra governanti e scienziati”, prosegue, “e se la politica vuole mettere il becco nelle questioni scientifiche, i confini non sono più del tutto chiari e abbiamo un problema”.

Bernard Url- riconfermato a dicembre alla direzione esecutiva di EFSA - parla anche di rischi alimentari e di antibioticoresistenza. “Il rischio è una costruzione sociale che spesso ha ben poco a che fare con la pericolosità scientifica. Può sembrare una frase paradossale, soprattutto se pronunciata da un’organizzazione come Efsa, ma è così: lo dimostra il fatto che ogni Paese abbia preoccupazioni diverse riguardo al cibo. Ci sono Stati in cui si parla molto di pesticidi, altri in cui al centro del dibattito ci sono gli organismi geneticamente modificati, altri ancora in cui le preoccupazioni si concentrano sulle malattie animali.

Il rischio alimentare più serio- “Oggi il rischio più serio in Europa sono le infezioni da cibo contaminato, batteriche e virali. L’Organizzazione mondiale della sanità stima che nei 52 Paesi del continente europeo ogni anno 23 milioni di persone ne siano interessate. È una questione che in linea generale è prevenibile migliorando igiene, pulizia e sistemi di conservazione, su cui sono stati fatti progressi. Ma in generale è ancora un problema sottostimato nella sicurezza della catena alimentare, su cui i produttori di cibo possono migliorare molto. Basta pensare alla crescente frequenza delle infezioni da Listeria monocytogenes o da Helicobacter pylori, oppure all’epidemia di infezioni da Escherichia coli in Germania nel 2011 che ha causato quasi 50 decessi.

L’altro grande tema è la resistenza antimicrobica- "Alcuni media hanno già detto che entro il 2050 sarà una delle principali cause di mortalità, ma nel grande pubblico a oggi non c’è una reale preoccupazione. Il fatto che gli antibiotici siano dati per scontati ci dà la dimensione di quanto sia ampio il divario tra rischio e percezione del rischio. Il pericolo percepito non ha molto a che fare con quello scientificamente provato, come dimostra il fatto che tutta la comunicazione e il dibattito si concentrino su temi quali additivi, coloranti, pesticidi e ogm”.

Nel corso dell'intervista, Bernard Url ha annunciato che entro l'anno verrà riproposto un nuovo sondaggio in collaborazione con  Eurobarometro per conoscere le opinioni dei cittadini europei sulla sicurezza alimentare.