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3-MCPD

Olio di palma rivalutato dall'EFSA: più rischi da altri contaminanti

Olio di palma rivalutato dall'EFSA: più rischi da altri contaminanti
La Commissione europea sta ultimando la nuova legislazione dell'UE che ridurrà i livelli dei contaminanti da processo negli alimenti e negli oli vegetali.

In vista della nuova normativa sui contaminanti da processo (draft regulation) l'EFSA ha rivalutato lo "stato di rischio" solamente del 3-MCPD, noto per essere  presente soprattutto nell'olio di palma. Per l'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare il suo livello di sicurezza va rivalutato.

Finito sotto accusa per i suoi  possibili effetti nocivi sui reni e sulla fertilità maschile, il "contaminante dell'olio di palma" si è rivelato "privo di rischi per la maggior parte dei consumatori". I livelli di consumo di 3-MCPD tramite gli alimenti può arrecare "un potenziale problema di salute" ai "forti consumatori delle fasce di età più giovane". Nella peggiore delle ipotesi, sintetizza l'EFSA, "i neonati nutriti esclusivamente con latte artificiale potrebbero lievemente superare il livello di sicurezza".

Dal metodo BMD alla DGT- L'esperto Christer Hogstrand ha dichiarato che l'EFSA "ha deciso di rivedere la propria valutazione dopo che il comitato congiunto FAO-OMS sugli additivi ha stabilito un diverso livello di sicurezza". E' cambiato il metodo per determinarlo: dalla metodica della dose di riferimento (BMD) utilizzata in precedenza, il livello di sicurezza viene ora stabilito in base alla dose giornaliera tollerabile (DGT). Il nuovo parametro ha modificato la valutazione del rischio "e, di conseguenza, ha innalzato il livello di sicurezza precedente di due volte e mezzo". Alla luce della rivalutazione del rischio, giornalmente, è tollerabile un consumo di 2 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo, anzichè lo 0,8 del 2016.
Il nuovo livello di DGT è "protettivo" per entrambi i tipi di effetti (reni e fertilità maschile).

3-MCPD: un contaminante da processo-  La sostanza chimica 3-monocloropropandiolo  e i suoi derivati chiamati "esteri" sono contaminanti da processi alimentari. Sono presenti in alcuni alimenti e oli vegetali trasformati, principalmente nell’olio di palma.
Il 3-MCPD e i suoi esteri si formano non intenzionalmente in tali alimenti, in particolare durante i processi di raffinazione degli oli.

Invariata la valutazione sugli altri contaminanti - L'EFSA ha rivisto la propria valutazione del rischio solo sul 3-MCPD e i suoi esteri. Resta invariato il suo parere sui  glicidili esteri degli acidi grassi (GE), che "costituiscono un problema per la salute pubblica perché genotossici e cancerogeni, cioè possono danneggiare il DNA e provocare il cancro".

Commission Regulation on maximum levels for glycidyl esters in certain foods

pdfDRAFT_REGULATION_DGSANTE.pdf224.83 KB