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DIRIGENTE ASP

Auto incendiata, l'Ordine di Ragusa: non ci facciamo intimidire

Auto incendiata, l'Ordine di Ragusa: non ci facciamo intimidire
Per la seconda volta lo stesso Veterinario della Asp di Ragusa subisce un gesto di violenza di matrice dolosa. L'auto incendiata era nei pressi di un macello.

Il Dirigente pubblico era già stato vittima di atti intimidatori a novembre, quanto vennero tagliati i pneumatici della sua auto. Questa volta, l’auto è stata incendiata. I fatti risalgono al 3 febbraio, ma sono stati resi noti oggi, dopo il comunicato dell’Ordine dei Medici Veterinari di Ragusa.

“Un nuovo grave atto intimidatorio è stato perpetrato a danno dello stesso medico veterinario che lo scorso mese di Dicembre aveva subito il danneggiamento della propria auto parcheggiata negli spazi di un macello della nostra provincia”- dichiara l'Ordine. "Questa volta il collega ha subito l’incendio della stessa auto parcheggiata nei pressi della propria abitazione."

Il consiglio dell’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Ragusa esprime "grande sconcerto e preoccupazione per questi ripetuti atti che oltre a colpire il collega insidiano la serenità dei Veterinari che si occupano di sanità pubblica. Consapevoli che il tessuto sociale e il mondo produttivo della provincia di Ragusa è assolutamente rispettoso delle regole e riconoscente dell’attività svolta dai veterinari pubblici a garanzia della sicurezza alimentare, il consiglio dell’Ordine ritiene che quanti utilizzano la violenza per impedire l’applicazione delle norme a garanzia della salute pubblica, vadano individuati e assicurati alla giustizia nel più breve tempo possibile”.

“I Veterinari– scrivono ancora- non si faranno intimidire da questi vili atti di violenza e continueranno a svolgere le proprie prestazioni con dedizione, imparzialità e rigoroso rispetto delle leggi, confidano nell’attività investigativa delle forze dell’Ordine e nella collaborazione di quanti, cittadini e istituzioni, possono dare un contributo per isolare chi, attraverso la violenza, cerca di ostacolare il bene assoluto della sicurezza alimentare garantita dall’attività dei veterinari”.