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CAGLIARI

Abbattimenti per HPAI, la ASL risponde alle proteste

Abbattimenti per HPAI, la ASL risponde alle proteste
Aviaria ad alta patogenicità in un parco pubblico di Cagliari. Dichiarazione del Servizio Veterinario. La Regione convoca l'Unità di crisi.


Ha fatto discutere il provvedimento sanitario ordinatorio emesso dalla ASL di Cagliari dopo la conferma della presenza del virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità in undici animali rinvenuti morti in un parco pubblico nel Comune di Cagliari. Le indagini di laboratorio erano state avviate dopo le mortalità anomale rilevate in volatili domestici o semidomestici. 

Contro il provvedimento, si sono levate le voci di alcune associazioni contrarie agli abbattimenti degli animali del parco, fra cui dei pavoni. Al riguardo, il direttore sanitario dell'ASL di Cagliari, Mario Ignazio Lai, ha dichiarato che “tutte le operazioni intraprese sino ad oggi, assunte di concerto con il Ministero della Salute e Centro di Referenza Nazionale, seppure emotivamente pesanti e dolorose, soprattutto per chi le ha dovute mettere in atto, hanno seguito il principio di massimo rispetto del benessere animale e di norme finalizzate a garantire la tutela della salute della popolazione animale ed umana”. 

“La Sardegna collocata proprio al centro del Mediterraneo, è un comodo approdo, anche solo per rifocillarsi, di tutti gli uccelli che hanno come meta il continente africano- ha spiegato Lai. "È prevedibile immaginare un germano apparentemente sano, portatore di virus, che arriva a Cagliari dopo un lungo viaggio, si ferma nel laghetto di un parco dove riposa per qualche ora, disseminando il virus con le feci e contaminando l’ambiente, per poi riprendere la migrazione verso zone più temperate. E’ presumibile che questo meccanismo abbia innescato la malattia nel Parco di Monte Urpinu, determinando la morte degli animali delle specie recettive, soprattutto avicoli domestici”.

“Il ritrovamento del ceppo virale in tutti gli animali analizzati ha determinato l’obbligo da parte del Servizio veterinario di effettuare lo stamping out (abbattimento totale) di tutti gli animali presenti che gravitavano nelle voliere – conclude Lai -. È comunque probabile che molti altri animali sarebbero morti nei giorni successivi, se non si fosse provveduto al loro abbattimento, mantenendo alta la carica infettante nell’ambiente. È necessario precisare che i piccioni che popolano numerosi le nostre città sono poco sensibili ai virus influenzali e sono ritenuti poco importanti dal punto di vista epidemiologico per questa malattia”.

ll Servizio veterinario della ASL fa sapere che agirà tempestivamente anche per altri eventuali casi che si possono presentare sul territorio di competenza con misure di controllo diretto per evitare un ulteriore diffusione di questo virus particolarmente contagioso per i volatili domestici e selvatici. Saranno intensificate le attività di sorveglianza e, confidando nella collaborazione dei cittadini, si chiede di segnalare all’ASL la presenza di volatili morti da esaminare presso l’Izs.

La Regione Sardegna ha già riunito l'Unità di Crisi.“Sono già operative – ha reso noto l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – le misure di sorveglianza attiva, sugli animali vivi. e passiva, attraverso la ricerca e l’indagine sugli animali morti, e sono state adottate misure per limitare l’accesso alle persone nell’area del focolaio. In queste ore saranno definite ulteriori azioni, anche con il coinvolgimento del Corpo Forestale e di Forestas, per estendere le indagini sul territorio".