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ESPOSTO DELLA UIL

I veterinari messinesi: non possiamo più fare i controlli

I veterinari messinesi: non possiamo più fare i controlli
"Lavoriamo con contratti illegittimi in un territorio a rischio". A sostegno dei Veterinari siciliani, la UIL ha presentato un esposto.


Da un lato la responsabilità di garantire la salute pubblica, dall'altro l'incertezza di una posizione lavorativa borderline rispetto alla legge. Nel mezzo il possibile danno erariale derivante da rimborsi illegittimi. Sono questi, in sintesi, i contenuti dell'esposto che Uil Fpl ha presentato alla Corte dei Conti, contro i progetti obiettivo.  L'esposto è stato presentato anche all''Agenzia delle Entrate, all'Autorità Anticorruzione e al Nucleo Polizia Economico - Finanziaria. I progetti - sostiene il sindacato - prevedono i rimborsi chilometrici, ma è un riconoscimento che da contratto non spetterebbe ai veterinari e quindi viene erogato pur senza essere dovuto. Un'anomalia - prosegue il sindacato- sfruttata dalla stessa Asp che obbliga i veterinari ad accettare il progetto sotto la minaccia di un trasferimento".

I Veterinari Asp negli ultimi 9 anni hanno dovuto integrare la loro attività tramite progetti obiettivo "illegittimi". "Si tratta - spiega Venza - di una formula contrattuale non prevista nell'Accordo collettivo nazionale.  La riduzione dell'orario di incarico conseguita, nel 2010, alla trasformazione del rapporto di lavoro è stata colmata con i progetti obiettivo, con i quali i veterinari specialisti tornano ad essere, al contempo, liberi professionisti". Questo status - secondo il sindacato - contrasta con le regole e comporta un omesso versamento di Iva.

I Veterinari convenzionati con l'Asp di Messina dichiarano:  "Lavoriamo poco e con contratti illegittimi in un territorio a rischio. Non possiamo effettuare i controlli necessari negli allevamenti". Sono reduci insieme ai colleghi di tutta la Sicilia, dalla protesta davanti alla sede dell'assessorato regionale alla Sanità. Un appello rimasto però inascoltato: l'assessore Ruggero Razza era fuori sede e nessun altro rappresentante ha ricevuto i manifestanti. I Veterinari siciliani chiedono l'aumento a 38 ore settimanali. Nei prossimi giorni i Veterinari verranno auditi in Commissione Sanità dai Deputati dell'Assemblea regionale, ma l'obiettivo è di ottenere un confronto con l'assessore Razza. In caso contrario, il sindacato si dichiara pronto allo sciopero.

Spiega Massimo Venza di Uil Fpl:  la Regione ha posto un tetto orario alla nostra attività, che di fatto ci impone di lavorare in media tre volte a settimana, nonostante la richiesta di interventi sia nettamente superiore. Viene minata la dovuta qualità dei controlli - afferma Venza - perchè non è possibile dedicarsi con le dovute attenzioni alle singole problematiche". Il modello è la Campania, "che recentemente ha riconosciuto il completamento orario ai propri medici veterinari specialisti al fine di garantire la dovuta erogazione dei livelli essenziali di assistenza"- afferma Venza. (fonte)

La protesta dei veterinari messinesi nella foto Messina Today