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LOMBARDIA E VENETO

Aviaria, forte correlazione con i focolai del Sud causa filiera rurale

Aviaria, forte correlazione con i focolai del Sud causa filiera rurale
Il Ministero della Salute ha informato la Commissione Ue dei focolai di influenza aviaria a bassa patogenicità in Lombardia e Veneto.
La nota ministeriale, trasmessa il 3 gennaio anche ai Servizi Veterinari regionali, evidenzia una "forte correlazione con quelli isolati precedentemente in sud Italia in considerazione dei flussi
commerciali della filiera rurale".

Le positività, confermate a fine dicembre dal Centro di referenza Nazionale per l'Influenza Aviaria, sono state riscontrate a seguito delle attività di sorveglianza previste dal Piano nazionale di sorveglianza per l'influenza aviaria. Le aziende interessate, sia quella del trevigiano che del mantovano, sono state poste sotto vincolo sanitario e gli animali sono stati abbattuti e distrutti secondo quanto previsto dal Decreto 9/2010, attuativo delle misure comunitarie di lotta contro l'influenza aviaria.

Focolaio veneto - Positività in PCR per virus influenzale a bassa patogenicità sottotipo H5N2 in un allevamento avicolo sito nel Comune di Riese Pio X, provincia di Treviso, costituito da 2000 anatre e 2000 polli da carne. La positività virologica è stata riscontrata su tre capi sottoposti a controllo sulla base del Piano nazionale di sorveglianza per l'influenza aviaria.

Focolaio lombardo- Positività a virus influenzale LPAI H5 in un allevamento rurale sito nel comune di Castiglione delle Stiviere, Provincia di Mantova. Trattasi di allevamento tipo agriturismo; gli animali (35 galline e 4 capponi) non hanno manifestato sintomatologia clinica.

Dalle preliminari indagini filogenetiche eseguite sui ceppi isolati sembrerebbe esistere una forte correlazione con quelli isolati precedentemente in sud Italia in considerazione dei flussi
commerciali della filiera rurale.



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