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MANTOVA

Rotazione ai macelli contro il rischio 'controllore-controllato'

Rotazione ai macelli contro il rischio 'controllore-controllato'
Dal 1 gennaio scatta la rotazione dei veterinari dell'Asl che da più di cinque anni eseguono controlli negli stessi macelli e allevamenti.

La parola d'ordine è turnover o rotazione per scongiurare il rischio che tra controllore e controllato si instauri un rapporto troppo stretto e duraturo. «Un provvedimento non punitivo, solo preventivo e per migliorare il servizio» si affrettano a precisare da via dei Toscani.  La decisione, presa in accordo con i sindacati dopo una lunga discussione, passa dalla delibera firmata dal direttore generale Mauro Borelli nell'ambito dell'applicazione obbligatoria della legge 190 dell'anno scorso meglio nota come "Anticorruzione".

«L'Asl di Mantova – spiega il manager sanitario – si è mossa in anticipo con misure previste dalla normativa. È vero, tutti parlano della legge anticorruzione, perché nella pubblica amministrazione fa notizia, ma io preferisco considerare la rotazione dei nostri veterinari un intervento finalizzato a migliorare l'appropriatezza e l'efficacia di controlli». Il provvedimento dell'Asl coinvolge una dozzina di professionisti(altri erano già ruotati l'anno scorso). Salvaguardate le figure ultraspecialistiche, che restano invece al loro posto. Sono quelle che hanno rapporti con i mercati internazionali. Per coloro che invece da più di cinque anni eseguivano controlli nei macelli e negli allevamenti della provincia di Mantova è arrivata l'ora di fare le valigie e cambiare zona. Gli spostamenti, dicono all'Asl, sono tutti avvenuti nell'ambito dello stesso distretto cambiando solo il paese dove esercitare le funzioni di controllo. Una logica, quella della rotazione all'Asl, iniziata già nel 2012, quando cambiò la mappa dei capi distretto. «Per quanto riguarda il servizio di igiene – sottolinea Borelli – il turnover è più automatico perché, tanto per fare un esempio, le ispezioni nei cantieri sono a sorpresa e cambiano sempre».

Il numero uno dell'Asl ribadisce anche l'importanza dell'azione di contrasto ai conflitti d'interesse. «È semplice – sottolinea – io non posso andare a fare il controllore in un'azienda e poi la stessa azienda mi chiama per esercitare la libera professione. Sto parlando ovviamente in linea teorica, senza alcun riferimento specifico. Lo stesso dicasi per il volontariato e per le attività del Terzo Settore: deve essere gratuito». Un capitolo il direttore generale lo dedica anche ai regali, vista l'imminenza del Natale. «La legge stabilisce che possono essere solo di modico valore, cioè non superiore a circa cento euro. Se vi regalano una bottiglia di vino è un gesto di cortesia, se invece, per ipotesi, arrivano orologi e pezzi d'oro o d'argento vanno rifiutati e rispediti al mittente». L'ultimo richiamo è rivolto a coloro che sono autorizzati a svolgere attività libero professionale in ambito universitario: «Ricordo a tutti che il lavoro principale è quello in Asl e che quanto svolto fuori non deve essere continuativo». (fonte)