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CERTALDO

Bruciata jeep del veterinario: “Non è gesto contro di me”

Bruciata jeep del veterinario: “Non è gesto contro di me”
Polizia e carabinieri sono al lavoro 24 ore su 24 per dare un volto al vandalo-piromane. O ai piromani.

Venerdì sera l'auto di un medico veterinario, Alessio Bruni, è stata distrutta dalla fiamme a Certaldo (Firenze). Il suo studio si trova ad una decina di metri dal piazzale dove la sua jeep è stata bruciata, secondo obiettivo sanitario dopo l'ambulanza della Croce rossa nei giorni precendenti.

«Sono 17 anni che lavoro a Certaldo- dichiara Bruni- non ho mai avuto problemi e non ho motivo di pensare che si sia trattato di un gesto premeditato contro di me. L'incendio è partito da dentro la jeep: è un'auto vecchia e chi le ha dato fuoco ha trovato il sistema di aprirla. Forse è stato attirato dalla cappotta e dai sedili rivestiti di tela, infiammabili con facilità. Venerdì sera ero ancora in ambulatorio, mi hanno avvertito che la macchina era in fiamme. Usavo quella jeep anche per lavoro, quando dovevo raggiungere zone di campagna per curare degli animali. Non vorrei che questa persona cominciasse a scegliere gli obiettivi per avere maggiore visibilità, come un'ambulanza o la jeep di un veterinario».

Tra la gente di Certaldo, in piazza con un corteo, la richiesta è di aumentare i controlli. «Non è questo il punto, quanto quello di raggiungere un maggiore coordinamento tra le forze dell'ordine — riflette il sindaco, Andrea Campinoti, più che mai preoccupato — Siamo sulla strada giusta con la polizia municipale dell'Unione, però dobbiamo migliorare ancora». Il vicesindaco Francesco Betti parla di «malessere psichico» del piromane protagonista di questi episodi, non necessariamente legato a un malessere di tipo sociale e generale. «Quanto sta accadendo non mi meraviglia — scatta Lucia Masini, capogruppo Pdl — Stiamo vivendo una situazione precaria sociale e urbana. Non condivido che si debba risparmiare, ad esempio, sulla illuminazione pubblica». Insiste Filippo Ciampolini, consigliere provinciale Pdl: «Ora il Comune deve svegliarsi e trovare i soldi per la videosorveglianza. In più, si dovrebbero consentire i controlli della polizia municipale in borghese, cosa che nel nuovo regolamento in approvazione non è prevista... Niente ronde, per carità, ma almeno usiamo gli strumenti a portata di mano».