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PIANI DI RIENTRO

In Calabria una rete regionale di canili sanitari da 990mila euro

In Calabria una rete regionale di canili sanitari da 990mila euro
La Calabria, regione commissariata e sottoposta a piani di rientro, avvia la "razionalizzazione degli interventi in materia di randagismo".
Con decreto 197/2012 il Commissario ad acta della Calabria ha disposto la creazione di una rete di canili sanitari nel territorio regionale (Obiettivo SVET). Una soluzione per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario a cui deve sottostare la Giunta.

In Calabria, fatte salve rare eccezioni, non esistono canili sanitari propriamente detti e pertanto diviene strategica la realizzazione di una rete di canili sanitari al fine di adempiere a quanto disposto dalle normative nazionali e regionali. Tra gli interventi prioritari decisi dal sub commissario Luigi D'Elia figura la "regolarizzazione degli interventi di sanita pubblica veterinaria e di sicurezza degli alimenti attualmente insufficienti", un obiettivo che non era stato contemplato dal precedente sub-commissario dimessosi nel 2011.

AI fine di ottimizzare I'utilizzo delle risorse finanziarie disponibili, trasferite dal Ministero della Salute nell'ambito dei finanziamenti di cui alia legge 281/91, e state definito un piano di spesa in cui i fondi sono stati indirizzati alia creazione di una rete di canili sanitari pubblici, con valenza strategica, " per rendere omogenea I'applicazione di quanto previsto dalla normativa vigente e nel contempo e necessario dettare chiari criteri per la costruzione delle strutture deputate all'ospitalità dei cani e/o per I'adeguamento di quelle esistenti per garantire iI rispetto del benessere psico-fisico degli animali ivi custoditi".

"Nell'ottica di una corretta razionalizzazione delle risorse, nel territorio della Regione Calabria dovranno realizzarsi i seguenti canili sanitari: 2 canili sanitari in provincia di Cosenzam 2 in provincia di Reggio Calabria e 1 ciascuno nelle restanti province (Crotone, Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia).

I contributi previsti all'art. 3 della legge quadro 282/91, accantonati nel corso degli anni, sono destinati alia copertura dell'80% dei costi di costruzione e/o di ristrutturazione e sono così ripartiti:

COMUNI DELLA PROVINCIA DI COSENZA: massimo EURO 360.000,00
COMUNI DELLA PROVINCIA DI CATANZARO: massimo EURO 180.000,00
COMUNI DELLA PROVINCIA DI CROTONE: massimo EURO 90.000,00
COMUNI DELLA PROVINCIA DI VIBO VALENTIA: massimo EURO 90.000,00
COMUNI DELLA PROVINCIA DI REGGIOCALABRIA: massimo EURO 270.000,00

La ripartizione e stata fatta tenendo conto delle dimensioni territoriali e dell'attuale organizzazione sanitaria dei servizi veterinari (tenendo conto delle ex Aziende Sanitarie Locali accorpate). I Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Provincia convocheranno la Conferenza dei Sindaci entro 90 giorni dall'entrata in vigore del decreto.

L'attività per combattere iI fenomeno del randagismo deve essere prioritariamente volta al controllo della popolazione canina e felina mediante la limitazione delle nascite; tale attivita deve essere effettuata dai Servizi veterinari delle Aziende Sanitarie Provinciali nei canili sanitari costruiti dai camuni e/o da consorzi di comuni.

Il decreto commissariale allega il documento "Razionalizzazione degli interventi in materia di randagismo: istituzione di una rete di canili sanitari nel territorio della Regione Calabria", i Requisiti strutturali e dotazioni strumentali d'accreditamento dei canili sanitari dei canili rifugio e delle oasi canine e la scheda di rilevamento a cura delle ASL.
pdfDPGR_197_20_DICEMBRE_2012_REGIONE_CALABRIA_copy.pdf1.13 MB