• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295
PROFESSIONE

Low cost, non abuso ma malpractice

Low cost, non abuso ma malpractice
Il finto veterinario rumeno low cost non esiste. L’intervento di malpractice eseguito da un veterinario iscritto all’Ordine

Sul caso, riferito dal quotidiano Il Tirreno, c'è stato un colpo di scena. Maya aveva sette mesi, era stata presa da poco dal canile di Follonica da una giovane una coppia piombinese.Chi ha operato la cagnetta? Un veterinario abusivo romeno, come ha raccontato il professionista piombinese a Marco Melosi quando gli portò la bestiola in fin di vita spiegandogli che erano stati i  proprietari del cane a chiedergli di intervenire, dopo averla fatta operare da un abusivo per 50 euro, oppure lui stesso, come invece sostengono i padroni di Maya?

«La povera bestiola aveva un metro di intestino in necrosi, che gli ha causato un infarto addominale perché l'intestino era stato tagliato e malamente ricucito alle due estremità; non solo: erano stati recisi anche i vasi sanguigni», racconta Marco Melosi, dopo aver eseguito l'autopsia. «Chi ha operato la cagnetta evidentemente non sapeva dove mettere le mani», ha aggiunto, dopo aver visto le condizioni del cane. Melosi, che è anche presidente dell'Ordine dei veterinari di Livorno, ha dapprima presentato un esposto sull'episodio, ma ora ha convocato il veterinario piombinese per sentire la sua versione dei fatti.

A chiedere l'intervento del dottor Melosi è stato un amico del proprietario della cagnetta, preoccupato dell'improvviso peggioramento dell' animale dopo l'intervento, praticato al prezzo stracciato di 50 euro.

“La domanda di prestazioni a basso costo- osserva Melosi -  incoraggiata da logiche di mercato inopportunamente applicate al settore medico-sanitario ha incoraggiato un’offerta selvaggia, speculativa e illegale. Ponendo l’accento sulla convenienza economica, ancora prima che sulla verifica della correttezza professionale, i cittadini sono stati indotti a scegliere i professionisti sulla base del costo ancora prima che sulla qualità professionale”.