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LAZIO, PRIMA UNITA’ SPECIALISTICA DI VETERINARIA FORENSE

LAZIO, PRIMA UNITA’ SPECIALISTICA DI VETERINARIA FORENSE
Il Lazio e' la prima regione italiana ed europea a dotarsi dell'Unita' specialistica di medicina forense veterinaria. La struttura unica potra' funzionare da modello per tutti quei reati sugli animali riconducibili non solo a bracconaggio e frodo, ma anche per monitorare gli indici di avvelenamento della fauna locale. Il Lazio e' la prima regione italiana ed europea a dotarsi dell'Unita' specialistica di medicina forense veterinaria. Con la conclusione del corso per la formazione dei guardiaparco, risultato della convenzione triennale tra la Regione Lazio e l'Istituto zooprofilattico sperimentale di Lazio e Toscana si e' dato il via a una struttura unica nel suo genere che potra' funzionare anche da modello per tutti quei reati sugli animali riconducibili non solo a bracconaggio e frodo ma anche per monitorare gli indici di avvelenamento della fauna locale. Sia di mammiferi che ovipari.

"Sono stati formati oltre un centinaio di operatori forestali che per primi prestano servizio direttamente sui territori delle nostre aree naturali. Gli operatori saranno impegnati contro i crimini ambientali e contribuiranno alle attivita' di controllo e di indagine nei reati contro le specie animali presenti". Lo ha dichiarato l'assessore regionale all'Ambiente e sviluppo sostenibile Marco Mattei.

"E' un grande un onore - ha continuato Mattei - per me riconoscere che la nostra regione e' antesignana in un servizio contro il crimine ambientale che non ha precedenti nell'ambito di indagini genetico-scientifiche. La medicina forense veterinaria consentira' agli operatori infatti di circoscrivere la ''scena del crimine'', delimitarla, coordinare l'ispezione, raccogliere e repertare le prove".
«Inoltre l'ulteriore risultato, anch'esso totalmente nuovo, che abbiamo raggiunto è che possiamo parlare di banca dati e mappatura nelle aree naturali dei decessi delle varie specie animali con una rilevazione a tappeto dei dati raccolti negli ultimi tre anni e accompagnata da campionamenti e sopralluoghi".

"In definitiva - precisa l'assessore Mattei - verranno messe in pratica tutte quelle tattiche e strategie forensi che consentiranno di individuare i colpevoli dei reati penali oltre che di formulare programmi appositi per la prevenzione e il controllo del territorio. L'auspicio per il prosieguo è che la collaborazione con l'Izs possa proseguire già partire dal prossimo anno con il rinnovo della convenzione affinché - conclude l'assessore Mattei - si possa sviluppare un excursus analitico e metodologico comune da rendere assolutamente dissuasivo l'atto a compiere certi crimini contro specie animali e specie animali protette». (fonte: AdnKronos)