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DDL LORENZIN

Riforma degli Ordini, primi emendamenti approvati

Riforma degli Ordini, primi emendamenti approvati
Prime votazioni degli emendamenti al DDL Lorenzin. Obbligo di rappresentatività di genere e inter-generazionale. Un Revisore legale nel Collegio.
I deputati della Commissione Affari Sociali sede referente del DDL Lorenzin (Deleghe al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali, nonché disposizioni per l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute) hanno iniziato le votazioni degli emendamenti.

Fra quelli approvati nel corso dell'ultima seduta - con il parere favorevole del relatore On Mario Marazziti e del Sottosegretario Davide Faraone-  si segnalano i primi emendamenti riguardanti l'articolo 3 (Riordino della disciplina degli Ordini delle professioni sanitarie).

Gli Ordini non sono sindacati- Voto favorevole per l'emendamento dell'On Donata Lenzi  in base al quale gli Ordini e le relative Federazioni nazionali "non svolgono ruoli di rappresentanza sindacale". L'emendamento va ad integrare i compiti già previsti per questi organismi dal DDL e in particolare quello di promuovere e assicurare l'indipendenza, l'autonomia e la responsabilità delle professioni e dell'esercizio professionale,  al fine di garantire la tutela della salute individuale e collettiva.

Donne e giovani- Voto favorevole anche per l'emendamento dell'On Amato, che interviene sui  meccanismi di elezione e di rappresentanza.  Ciascun Ordine elegge in assemblea, fra gli iscritti agli albi, a maggioranza relativa dei voti ed a scrutinio segreto, garantendo l'equilibrio di genere e il rinnovo generazionale nella rappresentanza, secondo modalità stabilite nei successivi regolamenti.

Revisori legali nel Collegio dei Revisori-  Approvato anche un emendamento riguardante la composizione del Collegio dei Revisori dei Conti degli Ordini: per effetto dell'emendamento, prima firmataraia l'On Silvia Giordano, il collegio dei revisori è " composto da tre iscritti all'albo dei revisori legali quali componenti effettivi e da un iscritto in qualità di revisore supplente, scelti mediante estrazione da un elenco nel quale possono essere inseriti, a richiesta, i soggetti iscritti, a livello regionale, nel Registro dei revisori legali".
Il testo prevedeva, invece,  che il Collegio dei Revisori fosse composto dagli iscritti all'albo afferente la professione.

Fra le altre modifiche approvate, l'adeguamento ai processi di digitalizzazione e di dematerializzazione con la possibilità che  la tenuta degli albi sia "anche informatizzata" e così pure la  pubblicità dei medesimi possa essere assolta anche in modalità "telematica".


Gli emendamenti approvati nell'ultima seduta