Il testo è già approvato in prima lettura dalla Camera dei deputati e istituisce un nuovo sistema di tutela della biodiversità agraria ed alimentare.
La
proposta di legge Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare è approdata al Senato dopo il via di libera di Montecitorio.
Il provvedimento stabilisce i princìpi per l'istituzione di un sistema nazionale di tutela e di valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare, finalizzato alla tutela delle risorse genetiche locali dal rischio di estinzione e di erosione genetica.Grava sulle amministrazioni centrali, regionali e locali nonché sugli enti e gli organismi pubblici interessati, l'obbligo di fornire i dati e le informazioni nella loro disponibilità. Al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, alle regioni ed alle province autonome di Trento e di Bolzano viene demandato il compitodi promuovere le attività degli agricoltori.
Il testo definisce « custodi» gli agricoltori e gli allevatori che si impegnano nella conservazione delle risorse genetiche locali e genetiche animali locali a rischio di estinzione o di erosione genetica.
Una Anagrafe nazionale della biodiversità agraria e alimentare viene istituita presso il Mipaaf e indica tutte le risorse genetiche locali di origine vegetale, animale o microbica a rischio di estinzione o di erosione genetica; l'iscrizione di una risorsa genetica locale nell'Anagrafe è subordinata a un'istruttoria. Sono inseriti di diritto nell'Anagrafe le specie, varietà o razze già individuate dai repertori o registri vegetali o dai libri genealogici e i registri anagrafici.
La proposta di legge istituisce inoltre la Rete nazionale della biodiversità agraria e alimentare, composta dalle strutture locali, regionali e nazionali per la conservazione del germoplasma (corredo genetico) ex situ, nonché dagli agricoltori e dagli allevatori custodi. La Rete svolge ogni attività diretta a preservare le risorse genetiche locali dal rischio di estinzione o di erosione genetica ed è coordinata dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, d'intesa con le regioni e con le province autonome.
Vengono inoltre definite le modalità di aggiornamento del Piano nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo e delle «Linee guida nazionali per la conservazione in situ, on farm ed ex situ della biodiversità vegetale, animale e microbica di interesse agrario». Un Comitato permanente per la biodiversità agraria e alimentare subentrerà nelle funzioni del Comitato permanente per le risorse genetiche.
il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, le regioni e le province autonome possono promuovere l'istituzione di comunità del cibo e della biodiversità agraria e alimentare: esse sono da intendersicome gli ambiti locali derivanti da accordi tra agricoltori locali, agricoltori e allevatori custodi, gruppi di acquisto solidale, istituti scolastici e universitari, centri di ricerca, associazioni per la tutela della qualità della biodiversità agraria e alimentare, mense scolastiche, ospedali, esercizi di ristorazione, esercizi commerciali, piccole e medie imprese artigiane di trasformazione agraria e alimentare, nonché enti pubblici.
Infine, il testo prevede l'istituzione della giornata della biodiversità agraria e alimentare nel giorno 22 maggio di ogni anno.