Dal 1 Gennaio dovranno essere segnalati all'OIE tempestivamente i casi di influenza aviaria. L'OIE mette a disposizione dei Paesi i propri laboratori.
È "fondamentale" per l'OIE (Organizzazione Mondiale della Sanità Animale) che, dal 2022 in poi, i paesi notifichino tempestivamente i focolai di
influenza aviaria negli avicoli e nei selvatici, per garantire un monitoraggio accurato dell'evoluzione transfrontaliera di questa malattia. E quanto si legge
nell'ultimo comunicato stampa dell'OIE.
Ai paesi sarà inoltre richiesto di notificare anche le infezioni a bassa patogenicità accertate negli uccelli selvatici, sia domestici che in cattività, che abbiano dato evidenze di trasmissione all'uomo, con conseguenze sanitarie gravi.
I laboratori di riferimento dell'OIE specializzati nell'influenza aviaria potranno supportare i laboratori nazionali nella loro attività diagnostica, a seconda delle esigenze dei paesi.
A causa degli impatti della malattia sugli allevatori di pollame e sul commercio internazionale, nonché dei rischi di trasmissione all'uomo, l'OIE raccomanda l'adozione di rigorose misure di biosicurezza negli allevamenti, nel commercio e nei mercati degli uccelli vivi. Per esempio, di isolare gli uccelli infetti da quelli sani e di pulire e disinfettare i locali di pollame, di evitare il contatto diretto o indiretto tra gli uccelli domestici e selvatici. Pertanto, l'OIE esorta i paesi a mantenere i loro sforzi di sorveglianza e a continuare a segnalare tempestivamente i focolai di influenza aviaria.
Come è stato dimostrato nell'ultimo decennio, la maggior parte dei focolai si verificano durante l'inverno dell'emisfero settentrionale. Grazie ai dati riportati dai paesi al Sistema OIE-WAHIS, è possibile anticipare le dinamiche stagionali: i focolai di solito iniziano ad aumentare a ottobre, raggiungono il picco a febbraio e continuano fino ad aprile- ricorda il comunicato.
Quasi 16.000 casi di HPAI negli uccelli domestici e selvatici sono già stati segnalati lo scorso ottobre, evidenziando l'aumento del rischio di circolazione del virus. In rare occasioni, la malattia può anche rappresentare un rischio per la salute umana e finora alcuni casi umani recenti sono stati associati al sottotipo H5N6 attualmente in circolazione. L'influenza aviaria è quindi una delle priorità dell'Alleanza Tripartita (FAO, OIE e OMS) e deve essere affrontata nell'ambito di un approccio One Health.
Nel 2021, nelle specie avicole è stata segnalata - per la prima volta- una variante genetica dei sottotipi di HPAI. I sottotipi attualmente in circolazione nelle popolazioni di avicoli e uccelli selvatici in più di 40 paesi del mondo sono: H5N1, H5N3, H5N4, H5N5, H5N6, H5N8.
Latest immediate notifications on OIE-WAHISThe World Organisation for Animal Health (OIE) calls for increased surveillance of avian influenza as outbreaks in poultry and wild birds intensify