Progetto Lightup, per il Consiglio di Stato può ripartire

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso della  LAV-Lega Antivivisezione contro il Ministero della Salute e contro le Università di Parma e di Torino.

Confermata la sentenza del TAR Lazio che, a giugno dell'anno scorso, non annullava l'autorizzazione rilasciata dal Ministero della Salute alle Università di Parma e Torino per il progetto di ricerca "LightUp" (“Meccanismi anatomo-fisiologici soggiacenti il recupero della consapevolezza visiva nella scimmia con cecità corticale”).

Il Consiglio di Stato si è definitivamente pronunciato ieri sulla vicenda che opponeva da un lato il Ministero della Salute ( Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari (Ufficio 6), il Consiglio Superiore di Sanità) e dall'altro la LAV-Lega Antivivisezione. Oggetto del contendere il progetto di ricerca europeo "LightUp" portato avanti dai due atenei ( Unità Neuroscienze dell’Università  di Parma e di Torino, Dipartimento di Psicologia e l'Organismo Preposto al Benessere Animale dell'Università degli studi di Parma).

Il progetto di ricerca autorizzato dal Ministero della Salute prevede l’utilizzazione di 6 primati non umani ( 6 macachi). Secondo la LAV, fra le altre pretese violazioni del decreto legislativo 26/2014,  non vi è evidenza scientifica che sia impossibile raggiungere lo scopo della procedura (LightUp), utilizzando specie diverse dai primati non umani. Il Ministero della Salute avrebbe autorizzato il progetto senza verificare l'esistenza di modelli alternativi. Al contrario, per l'Avvocatura di Stato, per il TAR Lazio, ed ora anche per il Consiglio di Stato, gli scopi della ricerca non avrebbero potuto essere perseguiti diversamente da come sono stati autorizzati. Il progetto di ricerca in questione è stato approvato dall’European Research Council, sia sotto il profilo etico che sotto quello scientifico.

LightUp è una sperimentazione connotata da finalità traslazionali, studia la cecità corticale sul modello animale allo scopo  di definire e validare dei protocolli per la riabilitazione della cecità corticale nell’uomo. Le motivazioni con le quali il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso saranno rese note successivamente.

Dopo una serie di stop and go giudiziari e venti mesi di interruzioni, i ricercatori hanno fatto sapere che faranno ripartire il progetto di ricerca.