Il Governo ha impugnato la legge regionale del Molise sul benessere degli animali impegnati nelle corse con buoi e cavalieri.
Per le autorità molisane, le "Carresi" sono "una espressione autentica di identità culturale e storica da salvaguardare assolutamente”, mentre per il Governo ci sarebbero violazioni con l'ordinamento nazionale e anche europeo.
La legge impugnata è la numero 1 dell’11 febbraio 2019, che modifica la legge regionale del 2015 sulle manifestazioni storico-culturali a tutela del benessere animale. In sintesi, la legge punta su accorgimenti nella ferratura dei buoi e dei cavalli “con materiali innovativi a base di alluminio e poliuretano” in grado di attenuare l’impatto degli zoccoli sull’asfalto.
Una nota di Palazzo Chigi spiega che "si pone in contrasto con i principi fondamentali in materia di tutela della salute e di benessere animale, in violazione dell’art. 117, terzo comma, della Costituzione".Inoltre, l'Esecutivo- che ritiene leso il principio di leale collaborazione fra le Amministrazioni dello Stato- ravvisa violazioni dei incoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea.
Il Governatore Donato Toma ha dichiarato che la Regione Molise "si costituirà in giudizio" e che l'impugnativa del Governo "non è motivo di ostacolo allo svolgimento delle Carresi", già programmate per il 3 maggio prossimo. E mercoledì prossimo si riunirà regolarmente la Commissione tecnica chiamata a rilasciare il parere sullo svolgimento delle tre corse di carri trainati dai buoi. "Fino a quando la Corte Costituzionale non si pronuncerà, l’unico ostacolo è rappresentato dalla commissione tecnica che deve dare l’autorizzazione”- ha detto Toma.