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LEGITTIMO AVVICENDAMENTO

Il Tribunale di Milano ha respinto l'istanza dell'ex presidente ENCI

Il Tribunale di Milano ha respinto l'istanza dell'ex presidente ENCI
L'ENCI ha pubblicato l'ordinanza del Tribunale di Milano con la quale è stata rigettata l'istanza cautelare promossa dall'ex presidente Balducci.
L'istanza era riferita a una delibera, adottata a settembre del 2014 dal Consiglio Direttivo dell'ENCI, di sfiducia nei confronti dello stesso Francesco Balducci con conseguente revoca dalla carica di presidenza, successivamente assegnata all'attuale presidente Dino Muto.

Balducci aveva considerato illegittima la mozione di sfiducia nei suoi confronti ricorrendo a vie legali; una mozione "ingiustificata", secondo l'ex Presidente ENCI, nei confronti del quale mancavano "pregresse contestazioni e circostanziati addebiti per la carica rivestita nonché per il regolare andamento della gestione dell'Ente". Lamentata inoltre, "la confusione interna ed esterna generata dalla decisione assunta ed il timore di una non corretta gestione delle risorse economiche di cui E.N.C.I. era detentore con particolare riguardo all'evento EXPO 2015". L'ex presidente chiedeva quindi la sospensione della delibera di sfiducia per "abusiva destituzione del Presidente dell'Ente", tale da "incidere profondamente sulla compagine sociale dell'Associazione", sui suoi equilibri e sulla gestionalità operativa, oltre che nei rapporti interni ed esterni dell'Ente.

Per il Tribunale di Milano la delibera dell'ENCI è legittima.

Si legge nell'ordinanza del Giudice Serena Baccolini che per la sospensione dell'esecutività dell'atto si sarebbero dovuti accertare i presupposti del fumus boni juris e del periculum in mora, ovvero gravi motivi correlati all'incidenza della delibera/atto impugnato e cioè con conseguenze sul funzionamento dell'Ente, sul perseguimento degli scopi statutari e dei rapporti sociali interni, tutti presupposti che per il Giudice milanese non c'erano. "L'attore ha fatto generico riferimento a problemi di gestione dell'Ente in vista dell'imminente apertura dell'EXPO 2015 senza in concreto indicare in che termini gli scopi previsti nello Statuto di E.N.C.I. potrebbero non essere raggiunti o compromessi sia nei rapporti interni fra associati che nelle relazione esterne collegate alla manifestazione ed, in particolare, all'evento "World Dog Show Milano 2015". Per il Tribunale di Milano "il processo organizzativo di tale evento è già stato avviato e potrà progredire con il ricorso alla capacità professionale di tutti gli associati indipendentemente dal singolo associato che abbia avuto l'intuizione e dato l'iniziale impulso".

Quanto alla corretta gestione delle disponibilità economiche dell'Ente, i timori manifestati dall'ex Presidente risultano "oggettivamente superabili da quanto deliberato dal Consiglio Direttivo in data 27/11/2014 ( doc. 23 di parte convenuta ) e con cui è stato previsto che i proventi e costi riferiti all'esposizione mondiale canina , evento sopra menzionato e che sarà realizzato nel  giugno 2015, vengano descritti in apposito bilancio, allegato alla proposta previsionale del bilancio di ese rcizio economico 2015 e con ulteriore richiesta di acquisizione di certificazione in sede di controllo di un comitato appositamente preposto. Tali cautele erano
conosciute e sono state recepite dallo stesso Balducci".

Non c'è nemmeno lesione d'immagine dell'ENCI. La notizia "è ormai pubblica da tempo"  e l'argomentazione difensiva non tiene conto  che "nelle relazioni esterne tra Associazione e terzi la sostituzione de lle persone fisiche nelle cariche è del tutto irrilevante se i progetti e le attività intraprese , purché compatibili agli scopi statutari, hanno una loro continuità" .
E infine, per il Tribunale "le considerazioni svolte in ordine all'adeguatezza del Consigliere Muto a rivestire la carica di Presidente non hanno rilievo".

La decisione di rendere pubblica l'ordinanza del Tribunale di Milano è stata deliberata dal Consiglio Direttivo ENCI.