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TAR LAZIO

Il Campidoglio dovrà riammettere cani e gatti nelle spiagge libere

Il Campidoglio dovrà riammettere cani e gatti nelle spiagge libere
Via libera agli animali sulle spiagge libere del litorale romano. Questa la decisione del Tar del Lazio che ha accolto la richiesta dell'associazione ambientalista "Earth". Ora al Campidoglio restano venti giorni per individuare i tratti di arenili che possono accogliere cani e gatti. Il Tar consente dunque ai cittadini di portare in spiaggia anche i loro animali da compagnia nelle aree adibite al loro ingresso (cosiddette "bau beach") congelando un divieto che parte dal 2006. In quell'anno una delibera regionale impose a tutti i Comuni di "individuare alcune spiagge da destinare all'accoglienza temporanea di animali da compagnia. Di conseguenza, il Comune di Roma  vietava con propria ordinanza ai cosiddetti «conduttori di cani» l'accesso alle spiagge libere dell'arenile romano dal 1° maggio al 30 settembre, in pratica per l'intera stagione balneare. Le multe per i trasgressori erano fissate tra i 50 ed i 300 euro.
Il Sindaco Ignazio Marino, in particolare vietava:

Condurre o far permanere qualsiasi tipo di animale, anche se munito di guinzaglio o museruola, ivi compresi quelli utilizzati da fotografi o cineoperatori. Sono esclusi dal divieto le unità cinofile di salvataggio al guinzaglio accompagnate da personale istruttore munito di brevetto in corso di validità e rilasciato dalle competenti Amministrazioni, ovvero da Associazioni all'uopo riconosciute e abilitate, i cani adibiti al servizio di guardiania per il periodo compreso nell'orario di chiusura al pubblico delle strutture balneari, nonché i cani di ausilio ai non vedenti. Sono altresì esclusi dal divieto i cani condotti in zone appositamente attrezzate dai concessionari di stabilimenti balneari e destinate agli animali, realizzate in conformità alla normativa di carattere sanitario ed altre eventuali prescrizioni, dettate dal Servizio Veterinario della Asl competente per territorio.

Ma per i giudici del TAR "il divieto di condurre e far permanere in spiaggia qualsiasi tipo di animale fatti salvi i tratti in concessione agli stabilimenti balneari che abbiano allestito aree attrezzate  appare ingiustificato e sproporzionato, soprattutto alla luce del fatto che il Comune è tuttora inadempiente all'obbligo di individuare tratti di arenile da destinare all'accoglienza di animali da compagnia»: si tratta della legge regionale del 2006, che appunto prevede che ogni amministrazione individui sul proprio territorio spiagge per accogliere i cani.

Quindi i giudici hanno accolto il ricorso. La prossima udienza per discutere l'ordinanza è stata fissata ad ottobre.