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PAGAMENTI TRACCIABILI

Contante fino a 5mila euro, meno costi per il Pos

Contante fino a 5mila euro, meno costi per il Pos
All’innalzamento del tetto del denaro contante la manovra finanziaria affianca misure di contenimento dei costi delle transazioni bancarie anche in favore dei professionisti.


Utilizzo del denaro contante
- Innalzato da 2mila a 5mila euro, a decorrere dal 1° gennaio 2023, il valore soglia raggiunto il quale scatta il divieto di trasferimento di denaro contante, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, sia persone fisiche sia persone giuridiche.

Costi delle transazioni elettroniche - Adottate misure per ridurre i costi delle transazioni elettroniche: le associazioni di categoria degli operatori tenuti ad accettare i pagamenti con Pos e quelle dei prestatori dei servizi di pagamento dovranno regolamentare i rapporti per garantire oneri proporzionati al valore delle transazioni.

Un tavolo per mitigare i costi bancari- Verrà istituito un tavolo permanente fra le categorie interessate per abbassare i costi delle operazioni fino a 30 euro a carico degli esercenti attività di impresa, arti o professioni con ricavi/compensi entro i 400mila euro. Se il tavolo non definisce un livello equo o non sono rispettate le condizioni concordate, i prestatori di servizi di pagamento e i gestori di circuiti e schemi di pagamento saranno tenuti, per il 2023, a un contributo straordinario pari al 50% degli utili derivanti dalle commissioni per le transazioni sotto i 30 euro (o il diverso limite concordato), che confluirà in un apposito fondo per il contenimento dell’incidenza dei costi a carico degli operatori economici con ricavi fino a 400mila euro per le transazioni fino a 30 euro. Per l’accertamento del contributo dovuto, il Fisco potrà determinare la base imponibile anche mediante accertamento d’ufficio.

Ricavi e compensi fino a 400mila euro
- Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della manovra-  e' istituito un tavolo permanente fra le categorie interessate preordinato a valutare soluzioni per mitigare l'incidenza dei costi delle transazioni elettroniche di valore fino a 30 euro a carico degli esercenti attivita' di impresa, arti o professioni che presentino ricavi e compensi relativi all'anno di imposta precedente di ammontare non superiore a 400.000 euro.

Un fondo se il tavolo fallisce- La Legge di Bilancio stabilisce che se il tavolo non arriva a definire "un livello dei costi equo e trasparente" entro novanta giorni dall'entrata in vigore, oppure in caso di mancata applicazione delle condizioni e delle commissioni fissate ai sensi dell'accordo definito, i prestatori di servizi di pagamento dovranno versare, per l'anno 2023, "un contributo straordinario pari al 50 per cento degli utili derivanti dalle commissioni per le transazioni al di sotto dei 30 euro". Il contributo straordinario andrà ad alimentare un apposito fondo destinato a contenere i costi sopportati da imprese e professionisti.
Il fondo sarà utilizzato per abbattere l'incidenza dei costi interbancari mantenendo gli stessi paletti: ricavi e compensi relativi all'anno d'imposta 2022 fino a 400 mila euro e transazioni fino a 30 euro. 

Tracciabilità e sistema Tessera Sanitaria- Resta invariata la regola della tracciabilità elettronica delle spese veterinarie inviate al Sistema Tessera Sanitaria. L'innalzamento del contante non modifica la regola in base alla quale perde il diritto alla detrazione fiscale il cliente che paga in contanti la prestazione veterinaria sull'animale da compagnia.
Si veda al riguardo la faq dell'Agenzia delle Entrate sulla tracciabilità delle spese veterinarie: "Gli operatori sanitari devono trasmettere al Sistema TS tutti i dati delle spese veterinarie indicando se la relativa spesa sia stata sostenuta con strumenti di pagamento tracciabili o non tracciabili". Tale informazione è "obbligatoria" per tutti i documenti fiscali relativi alle spese veterinarie diverse dalle spese sostenute per l’acquisto di farmaci ad uso veterinario e per le prestazioni sanitarie rese dalle strutture del Servizio Sanitario nazionale.

LEGGE 29 dicembre 2022, n. 197

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025