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AGENZIA DELLE ENTRATE

ISA: cosa succede se l'indice di affidabilità è inferiore a 6

ISA: cosa succede se l'indice di affidabilità è inferiore a 6
Chiarimenti su come saranno utilizzati gli ISA dall'Agenzia delle Entrate. Modificare i dati precompilati conviene?


Le strategie di controllo si baseranno sull'analisi del rischio di evasione fiscale. E' diretta la spiegazione dell''Agenzia delle Entrate che ieri ha pubblicato una serie di chiarimenti su come utilizzerà gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA). Nell'analisi del rischio e nella selezione dei contribuenti, "l’Agenzia delle Entrate tiene conto di un livello di affidabilità minore o uguale a 6”. Invece, "un punteggio compreso tra 6 e 7,99 non comporta l’attivazione di attività di controllo".
Inoltre, "l’Agenzia terrà conto di un livello di affidabilità minore o uguale a 6 ai fini della definizione delle specifiche strategie di controllo basate su analisi del rischio di evasione fiscale".

Ma cosa succede quando un basso indice di affidabilità fiscale è generato dai dati precompilati forniti dalle Entrate? Se il contribuente ha lasciato inalterati i dati forniti dall’Agenzia, l’esito sarà "non soggetto a contestazioni da parte dell’Agenzia per quanto attiene ai valori delle variabili precalcolate fornite e non modificate". Se invece il contribuente apporta modifiche -per migliorare l'indice di affidabilità o per correggere quelli che ritiene siano errori- l'Agenzia conferma che si tratta di una facoltà e non di un obbligo. In sostanza, è il contribuente ad assumersi l'onere di migliorare i propri indicatori, tenendo presente che su alcuni non è comunque possibile intervenire, in particolari su quelli che si sono consolidati nei sette periodi di imposta precedenti all'anno d'imposta 2018 (primo anno fiscale per gli ISA). E' il caso ad esempio del coefficiente individuale per la stima dei ricavi/compensi.

Componenti positivi non contabilizzati- Tuttavia, nelle dichiarazioni fiscali possono eccerci ulteriori componenti positivi, non risultanti dalle scritture contabili, utili a migliorare l'affidabilità e accedere al regime premiale. Si tratta di ulteriori componenti positivi rilevanti anche ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) che determinano un maggior volume di affari rilevante ai fini dell’imposta sul valore aggiunto. In sostanza, più il contribuente dichiara (e versa) e più sarà affidabile, un meccanismo fra i quelli maggiormente criticati dagli osservatori economici. Al riguardo, l'Agenzia chiarisce che è possibile indicare questi ulteriori componenti positivi "anche per un valore inferiore rispetto a quello proposto dall’ISA come importo utile a massimizzare il punteggio di affidabilità".

Reddito ai fini ISA per gli esercenti arti e professioni-  L'Agenzia chiarisce come è strutturata la tipologia di reddito utilizzata dagli ISA applicati ai professionisti. E' il risultato dei compensi dichiarati, più l'adeguamento e altri proventi lordi. Vengono assunte con il segno meno: le spese per prestazioni di lavoro dipendente, le spese per prestazioni di collaborazione coordinata e continuativa e i compensi corrisposti a terzi per prestazioni direttamente afferenti l’attività professionale, In sottrazione anche i consumi, altre spese e componenti negative ( es. minusvalenze patrimoniali) e gli ammortamenti.

La proroga al 30 settembre- La proroga dei versamenti " incide anche sui versamenti delle somme dovute a titolo di saldo e di acconto delle imposte sui redditi, nonché sul versamento differito dell'imposta sul valore aggiunto". L'Agenzia chiarisce dunque che la proroga riguarda anche il versamento dell’IVA, che "può essere effettuato entro il 30 settembre 2019, maggiorando le somme da versare dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo per ogni mese o frazione di mese dal 16 marzo al 30 giugno".

Controllo dichiarazione dei redditi. Intanto, dal 5 settembre, è disponibile l'atteso software di controllo della dichiarazione dei redditi del contribuente, prima di concludere la trasmissione telematica del Modello ISA. Il controllo di conformità permette di segnalare eventuali incongruenze o errori emersi dal raffronto fra i file della dichiarazione dei redditi e l'ISA. Il controllo di conformità è obbligatorio.

Il comunicato stampa dell'Agenzia delle Entrate

Sospendere gli effetti del primo anno di ISA