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GAS MEDICALI

Bombole scadute, Federfarma: farmacie non le smaltiscono

Bombole scadute, Federfarma: farmacie non le smaltiscono
Le bombole scadute non devono essere conferite in farmacia sull'assunto che "l'ossigeno è un farmaco e se scaduto si porta dal farmacista".
Lo smaltimento dei farmaci scaduti dei cittadini fa capo ai Comuni. Le farmacie si rendono solo disponibili alla raccolta, accogliendo nelle loro vicinanze gli appositi bidoni dei Comuni, adatti per i farmaci dispensati in farmacia, ma non certo per bombole contenenti gas comburenti». Inoltre, i titolari di una bombola di ossigeno con più di due anni di "vita" «non devono affrettarsi a rivolgersi al produttore, o allo smaltitore e concludere un accordo per disfarsene.

Sono precisazioni di Federfarma, inviate al notiziario Farmacista33, dopo l'entrata in vigore delle nuove disposizioni dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA): i produttori di ossigeno in bombola non possono più riempire i contenitori di proprietà di terzi, quali ambulatori medici, dentisti o farmacie. Le bombole di ossigeno devono appartenere a chi le produce ed essere soggette a un servizio di riempimento assicurato dagli stessi produttori.

Nel chiarire tale aspetto, Federfarma si sofferma sul periodo di validità della bombola. «Il provvedimento che cambia le modalità di riempimento della bombola -afferma Andrea Cicconetti, segretario di Federfarma Roma e componente del Consiglio delle Regioni di Federfarma - non è lo stesso che abbassa da 5 a 2 anni la durata della validità dell'ossigeno e da 5 a 3 anni, per la cronaca, la durata di validità del protossido d'azoto. La riduzione della validità della durata dipende dal fatto che si tratta sì di "farmaci", ma con caratteristiche peculiari, come il rischio di dispersione che aumenta con l'"invecchiare" delle valvole e rende meno efficace -o, purtroppo, addirittura inefficace- l'intervento del professionista nell'advanced life support a un paziente critico».

«Con una comunicazione del 1 dicembre 2015 - aggiunge Cicconetti- l'Aifa dava alle aziende sei mesi di tempo per predisporsi alla nuova normativa sulle scadenze. Significa che i prodotti commercializzati fino alla data del 31 maggio 2016 restano validi per 5 anni, fino al 31 maggio 2021. Il problema di cambiare il contenuto della bombola si pone per i prodotti in commercio da un anno e mezzo fa in poi».

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