• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31311
RELAZIONE EUROPEA

Benessere, DgSante: indicatori incoerenti e non monitorati

Benessere, DgSante: indicatori incoerenti e non monitorati
Gli indicatori utilizzati dagli Stati Membri non offrono un quadro chiaro del benessere animale in allevamento. La Commissione valuta di definirli all'interno della futura legislazione europea.

La maggior parte delle autorità nazionali ha difficoltà ad attuare sistemi efficaci di monitoraggio degli indicatori di benessere animale in allevamento. Una difficoltà che si riflette sulla possibilità per la Commissione Europea di valutare il quadro complessivo europeo.  Lo dichiara la Direzione Generale della Salute (DGSANTE) che oggi pubblica lo stato dell'arte sugli indicatori di benessere animale utilizzati negli Stati Membri.

Secondo la DG europea, il quadro generale è incoerente perchè gli Stati Membri "non hanno fissato obiettivi specifici né hanno definito come misurare i progressi". Ciò impedisce loro di comprendere se le condizioni degli animali stiano migliorando, siano stabili oppure se stiano peggiorando". Inoltre, l'odierno rapporto di sintesi "The use of indicators for animal welfare at farm level" conferma che "non esiste un insieme di indicatori universalmente accettato".

D'altra parte, la relazione riconosce che in alcuni Stati Membri gli indicatori utilizzati consentono ai controlli ufficiali una migliore valutazione dell'effettivo stato di benessere degli animali allevati. Ma complessivamente i dati raccolti non consentono di osservare il quadro reale del benessere animale in Europa. La DG riconosce anche l'esistenza di "promettenti standard privati di benessere animale" definiti da indicatori accettati sia dal settore agroalimentare che dalle autorità competenti.

La DG Sante conclude che andrebbero stabiliti indicatori specifici per i diversi sistemi di allevamento, partendo da un chiaro stato dell'arte in fatto di benessere per arrivare ad un altrettanto chiaro obiettivo di mgilioramento, passando per il monitoraggio dei processi. Lo stanno già facendo diversi stakelholder: autorità competenti, produttori e Veterinari privati.

Stabilire il reale stato di benessere degli animali è complesso, non solo perché intreccia aspetti sanitari e ambientali, ma anche perchè richiede investimenti economici e tecnologie di monitoraggio aziendale. Dal canto loro le autorità competenti mostrano lentezza nell'integrare quanto prescrive la legislazione con ulteriori indicatori di miglioramento. La Commissione Europea potrebbe quindi includere indicatori del benessere degli animali nella futura legislazione europea, in corso di revisione.



pdfDGSANTE_OVERVIEW_REPORT.pdf2.31 MB

Overview report - the use of indicators for animal welfare at farm level