EMA e ESVAC propongono un concept paper su come si dovranno raccogliere i dati degli antimicrobici ad uso veterinario dopo l'entrata in vigore del Regolamento 2019/6.
Da oltre un decennio, nella UE i dati degli antibiotici ad uso veterinario sono pubblicamente noti attraverso i rapporti annuali di ESVAC (European Surveillance of Veterinary Antimicrobial Consumption). La rete ESVAC raccoglie soltanto i dati di vendita dei medicinali veterinari antimicrobici e non i dati sul loro effettivo impiego nelle varie specie animali. Inoltre, le fonti informative dei rapporti sono disomogenee e differiscono da Stato membro a Stato Membro (in alcuni casi sono forniti dagli stakeholder in altre dalle autorità nazionali). Molto variegata è anche la qualità dei dati forniti, al punto da non rendere possibile un raffronto quali-quantitativo omogeneo fra i vari Paesi, nemmeno sul piano temporale (l'Italia è entrata in ESVAC nel 2010, altri Paesi l'hanno fatto prima, altri dopo).
Una linea guida a dicembre 2021- Per superare la disomogeneità di fondo che caratterizza i rapporti annuali di ESVAC (l'ultimo è disponibile
qui) l'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e la stessa rete ESVAC hanno sviluppato di un primo documento (
concept paper) di approccio al problema. Si tratta di un documento preparatorio, in vista dell'attuazione dell'articolo 57 (
Raccolta di dati sui medicinali antimicrobici utilizzati negli animali) del
regolamento (UE) 2019/6, che richiede agli Stati membri di raccogliere "dati pertinenti e comparabili sul volume delle vendite e sull’impiego dei medicinali antimicrobici utilizzati negli animali". L'obiettivo del Regolamento è di "consentire una valutazione diretta o indiretta del loro impiego negli animali destinati alla produzione di alimenti a livello di allevamento".
Quali dati- Il concept paper è il primo passo verso l'adozione di una linea guida sulla fornitura dei dati delle vendite e dell'uso di antimicrobici negli animali nell'Unione. L'adozione della linea guida è attesa per dicembre del 2021. Essa dovrà tenere conto delle caratteristiche di raccolta dati dettate dal Regolamento:
- volume delle vendite e impiego per specie animale e per tipo di medicinali antimicrobici utilizzati
- i tipi di medicinali antimicrobici utilizzati negli animali di cui si effettua la raccolta dei dati;
- il sistema di qualità che gli Stati membri e l’Agenzia istituiscono al fine di assicurare la qualità e la comparabilità dei dati;
Road map- Il nuovo metodo di raccolta dati sarà consolidato in un atto normativo a cura della Commissione Europea. Agli Stati membri viene riconosciuto un adeguamento "graduale e progressivo" ai nuovi obblighi di raccolta dati e trasmissione all'EMA secondo tempistiche già stabilite dal Regolamento 2019/6
- entro due anni dal 28 gennaio 2022: raccolta dei dati almeno per le specie e le categorie di antimicrobici in relazione alla resistenza dei batteri zoonotici e commensali
- entro cinque anni dal 28 gennaio 2022: raccolta dei dati per tutte le specie animali destinate alla produzione di alimenti;
- entro otto anni dal 28 gennaio 2022: i dati per tutti gli altri animali allevati o detenuti.
Il Regolaento esclude dall'obbligo di raccolta dati sull'uso di antimicrobici veterinari soltanto le persone fisiche in possesso di animali da compagnia.