Gli impollinatori sono essenziali alla produzione alimentare e per l'ecosistema. Per il Parlamento europeo l'Unione non sta facendo abbastanza.
Proteggere e ripristinare la popolazione di impollinatori. Lo chiede una risoluzione approvata dall'Europarlamento ( testo qui) che giudica "insufficienti" le iniziative della UE. Per proteggere e ripristinare gli impollinatori, Strasburgo chiede di "ridurre drasticamente l'utilizzo di pesticidi dannosi" e di sostituirli con metodi non chimici di controllo dei parassiti. A questo riguardo, i deputati chiedono obiettivi di riduzione obbligatori in tutta l'UE, da includere nella prossima revisione della direttiva sull'utilizzo sostenibile dei pesticidi.
La risoluzione chiede anche di inserire un indicatore relativo agli impollinatori nella PAC e di approvare i piani di condizionalità che contengano misure di protezione degli impollinatori.
Nella categoria degli impollinatori non rientrano solo le api mellifere, ma che anche api solitarie, le farfalle, i sirfidi e i coleotteri; vespe, tisanotteri e anche mammiferi, ad esempio i pipistrelli, e uccelli. Tutti sono considerati "essenziali per l'ecosistema" perchè oltre all'impollinazione, svolgono un'azione di controllo dei parassiti e di mantenimento della qualità del suolo e dell'acqua.
Il 76 % della produzione alimentare europea dipende dall'impollinazione effettuata dagli insetti. Quanto alla biodiversità, il 78 % delle specie di fiori selvatici della UE dipende, almeno in parte, dall'impollinazione animale.
Ecco perchè il Parlamento Europeo considera gli impollinatori uno degli indicatori più importanti della salute dell'ambiente.