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BREXIT

Per il Regno Unito gli animali saranno ancora esseri senzienti?

Per il Regno Unito gli animali saranno ancora esseri senzienti?
Protezionisti, politici e giornalisti britannici hanno discusso una questione di principio: quella dell'animale senziente.

Con la Brexit, il Regno Unito uscirà dal Trattato di Lisbona che considera gli animali "sentient beings" (articolo 13 del  Titolo II).
Ma il Governo di Londra deciderà se trattenere nel proprio ordinamento post-Brexit alcune norme della legislazione comunitaria, fra le quali la considerazione dell'animale quale "essere senziente", un principio che gli attivisti britannici non vogliono perdere e dal quale fanno discendere la sostanzialità delle leggi di protezione animale del post-Brexit.

Inserendosi nel processo decisionale, la scorsa settimana un emendamento formulato da Caroline Lucas puntava ad inserire direttamente nel diritto britannico il riconoscimento giuridico dell'animale come essere senziente. Il Parlamento di Londra l'ha bocciato.
Per il Governo, che si è espresso contro l'emendamento, non si è votato sul principio di Lisbona (tutt'ora valido fino alla definitiva uscita dall'Unione), ma sul respingimento di una modifica del diritto britannico.

Alle accuse di insensibilità animalista, Theresa May e i sostenitori della linea governativa, hanno replicato richiamando l'Animal Welfare Act 2006, una norma- ha spiegato May- che contiene norme tutelanti per gli animali.

Gli attivisti come Caroline Lucas, invece, ritengono che solo con il recepimento giuridico del principio di Lisbona, il Regno Unito sarà vincolato a  legiferare in maniera garantista per gli animali. L'Animal Welfare Act è una legge "problematica", sostengono, non solo perchè non fa cenno alla "sensibilità" animale, ma anche perchè è limitata agli animali da compagnia, escludendo i selvatici, gli animali da reddito e da laboratorio.

Chiarito che non era ai voti il Trattato di Lisbona, la questione è rimasta aperta e i cittadini britannici sono divisi fra coloro che temono conseguenze dalla perdita del principio di derivazione comunitaria della "senzienza animale" e coloro che invece ritengono che il Regno Unito continuerà a proteggere adeguatamente gli animali.

Peculiare la posizione dei veterinari della BVA, che fondano la loro difesa del principio della senzienza animale su base medico-scientifica.

E' pur vero anche che la Brexit sta già avendo effetti. Alcune norme (link) del Regolamento 1/2005 sul trasporto animale e (link) sulla protezione al macello sono già state disapplicate dal marzo di quest'anno.

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L'articolo 13 del Titolo II del Trattato di Lisbona
"In formulating and implementing the Union's agriculture, fisheries, transport, internal market, research and technological development and space policies, the Union and the Member States shall, since animals are sentient beings, pay full regard to the welfare requirements of animals, while respecting the legislative or administrative provisions and customs of the Member States relating in particular to religious rites, cultural traditions and regional heritage."

Animal sentience: What is really going on with the controversial Brexit amendment?