Il tema è stato sollevato dai Paesi Bassi durante il Consiglio dei Ministri all'Agricoltura nel marzo scorso. Intervento del Ministero della Salute.
A marzo, la delegazione olandese, invocando il divieto d'ingresso in Europa di prodotti non conformi al benessere animale, si era richiamata alle indicazioni dell'OIE e alle raccomandazioni del Consiglio di Europa sulla protezione di animali allevati. La richiesta è stata di mettere la questione nell'agenda della UE. A livello extracomunitario, vengono allevati i conigli di razza angora, con modalità di raccolta della lana che causano dolore e sofferenze agli animali
Secondo quanto riferito dal notiziario Vesa Marche, il Ministero della Salute si è attivato, segnalando il fatto all’Associazione Italiana Pelliccerie ed informando gli Assessorati alla Sanità e all’Agricoltura delle Regioni e delle Provincie Autonome. In Italia sono stati e importate, nel 2013 e nel 2014, rispettivamente 28,82 e 20,24 tonnellate di lana d’angora proveniente, quasi esclusivamente, da Paesi con un’attenzione ridotta nei confronti del benessere animale e delle modalità di raccolta della lana.
Nella nota inviata dal Ministero della Salute l’Associazione viene invitata a prendere atto della situazione. L’Associazione viene inoltre stimolata ad intraprendere autonome iniziative mirate a rassicurare l’acquirente, per esempio attraverso l’aggiunta di informazioni nell’etichettatura delle pelli, circa la provenienza degli animali ed il rispetto delle idonee condizioni di benessere lungo tutta la filiera produttiva.