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EFSA

Linee guida per valutare il rischio ambientale da animali GM

Linee guida per valutare il rischio ambientale da animali GM
Secondo l'EFSA, le valutazioni del rischio ambientale associato ad animali geneticamente modificati devono essere effettuate caso per caso.
Le nuove linee guida dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) mettono a disposizione dei soggetti che richiedono un'autorizzazione e dei valutatori del rischio un insieme di chiare indicazioni per stimare i potenziali effetti avversi degli animali geneticamente modificati (GM) vivi sull'ambiente, anche con riguardo alla salute dell'uomo e degli animali.

Le maggior parte delle linee guida in materia di valutazione del rischio ambientale (VRA) da animali GM sono state elaborate ex novo dal gruppo di esperti scientifici GMO dell'EFSA, e la loro pubblicazione costituisce il culmine di molti anni di lavoro. Ultimate dopo l'analisi di oltre 700 osservazioni ricevute da portatori di interesse e parti interessate nell'ambito di una consultazione pubblica tenuta lo scorso anno, vanno a integrare un precedente documento guida dell'EFSA sulla sicurezza di alimenti e mangimi derivati da animali geneticamente modificati, pubblicato nel 2012. In tal modo portano a compimento il mandato della Commissione, che richiedeva di predisporre linee guida complete per la valutazione del rischio da animali GM.

Le linee guida  stabiliscono i requisiti per la raccolta, la valutazione e la generazione di informazioni fondamentali per condurre una VRA da animale GM. Questi dati costituirebbero una parte essenziale della richiesta di autorizzazione all'immissione sul mercato dell'UE di un animale geneticamente modificato vivo. Il documento offre inoltre indicazioni per il continuo monitoraggio ambientale post-commercializzazione (PMEM) e considera la salute e il benessere degli animali.

"Al centro del documento vi è il concetto che le valutazioni del rischio ambientale da animali geneticamente modificati vanno condotte secondo criteri di trasparenza e rigore scientifico" spiega Elisabeth Waigmann, capo dell'unità GMO dell'EFSA. "Dovranno essere fondate su dati tecnici e scientifici sufficienti, che permettano di trarre conclusioni sui possibili rischi ambientali posti da un animale GM vivo. L'inclusione di un'analisi completa delle incertezze è di importanza fondamentale, se si considerano gli attuali limiti in termini di disponibilità, pertinenza e qualità dei dati sugli animali geneticamente modificati."

Tre gli aspetti generali che dovrebbero figurare in una VRA rigorosa riguardante animali geneticamente modificati: il primo è la procedura di valutazione obbligatoria in sei fasi, già contemplata dalla legislazione dell'UE, che costituisce il fondamento su cui poggia l'approccio del gruppo di esperti scientifici GMO alla valutazione del rischio ambientale. Questo approccio dovrebbe essere seguito da una valutazione condotta in sette ambiti di rischio potenziale derivante da pesci, insetti, mammiferi o volatili geneticamente modificati, che i soggetti che richiedono un'autorizzazione sono giuridicamente obbligati a considerare.

Nell'Unione europea (UE) non siano ancora pervenute richieste di autorizzazione riguardanti animali geneticamente modificati, ma i progressi in campo scientifico fanno ritenere che in futuro potrebbero essere trasmesse richieste per alcune specie. Pertanto la Commissione europea ha invitato l'EFSA a elaborare  le linee guida ora disponibili. (Fonte: Efsa)

Guidance on the environmental risk assessment of genetically modified animals

Domande frequenti sugli animali geneticamente modificati