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RASFF

Sicurezza alimentare nella UE dopo la crisi da E. coli

Sicurezza alimentare nella UE dopo la crisi da E. coli
Dalle crisi del 2011, E.Coli e Fukushima su tutte, sono stati tratti alcuni insegnamenti illustrati in un documento della Commissione Europea.
Una relazione della Commissione europea pubblicata il 20 luglio mette in luce come il sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi dell'UE abbia permesso di evitare o attenuare i rischi per la sicurezza degli alimenti e come i controlli messi in atto garantiscano alimenti sicuri.

Il sistema di allarme rapido ha permesso di reagire ad alcuni gravi casi di contaminazione alimentare da diossina e da E.coli. Nel 2011 il suo ruolo è stato fondamentale nella gestione di due gravi crisi: Fukushima e E.coli. L'epidemia di E.coli è stata una delle più gravi crisi di origine alimentare della storia dell'UE, con oltre 50 vittime, soprattutto in Germania. Una task force di specialisti ha lavorato 24 ore su 24 per individuare la fonte della contaminazione e facilitare lo scambio rapido di informazioni che ha permesso alle autorità responsabili della sicurezza alimentare di reagire in modo efficace e attenuare le conseguenze sanitarie ed economiche della crisi.

Questi gli insegnamenti appresi e da mettere in pratica:

• migliorare il sistema di allarme rapido introducendo una piattaforma di notifica on line che permetta di intervenire in modo ancora più rapido ed efficace;
• riesaminare le procedure operative standard di gestione delle crisi in modo da ottenere una sufficiente flessibilità;
• rivedere le norme sulla tracciabilità per poter risalire con maggiore rapidità ed efficienza ai prodotti pericolosi e ritirarli dal mercato;
• fornire ai principali partner commerciali una formazione specifica sulle ricerche in materia di infezioni alimentari, sulla gestione delle epidemie e sull'igiene nella produzione primaria, attraverso il programma dell'UE "Migliorare la formazione per rendere più sicuri gli alimenti" e in cooperazione con l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ed il Centro europeo per il controllo delle malattie (CEPCM);
• definire norme specifiche per la produzione di sementi e germogli;
• migliorare il coordinamento nelle attività di comunicazione in caso di crisi.

Prossime tappe: la Commissione, d'intesa con gli Stati membri, continuerà a migliorare i sistemi di segnalazione, che consentono alle autorità nazionali di orientare con precisione i prelievi di campioni e le ispezioni in funzione delle risorse esistenti. Anche le azioni dirette a migliorare il sistema di allarme rapido e la cooperazione tra le diverse reti e i diversi sistemi di allerta proseguiranno. L'attenzione sarà posta sui rischi emergenti e sulle azioni da intraprendere.