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PREVENZIONE E REPRESSIONE

Violenze, fiducia verso i Sanitari e formazione minima

Violenze, fiducia verso i Sanitari e formazione minima
Non solo misure repressive. L'Osservatorio nazionale della sicurezza sta definendo i contenuti minimi della formazione degli esercenti le professioni sanitarie 

Oggi, alla Camera, il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha illustrato le misure in via di adozione contro la violenza ai danni dei medici e degli operatori sanitari. Le misure esposte in Parlamento sono state concertate a Palazzo Chigi con i Ministri della Giustizia e dell'Interno e con la Presidenza del Consiglio dei ministri.
Interrogato in proposito, il Ministro ha chiarito l'istituto della flagranza di reato, già annunciato al Tavolo degli Ordini delle Professioni della Salute, ma ha anche ribadito l'esigenza di una svolta culturale.

Ulteriori misure normative urgenti - "Stiamo mettendo a punto un intervento normativo d'urgenza che inserisca i delitti di lesione e ogni atto di violenza nei confronti dei sanitari tra quelli che l'articolo 380 del codice penale contempla, anche a prescindere dalla pena edittale, come quelli che giustificano l'arresto obbligatorio in flagranza di reato con atti di violenza morale e materiale nei confronti del personale sanitario. All'uopo si utilizza il modello già da ultimo contemplato dal codice per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica, ossia ipotizziamo anche la flagranza differita o prolungata. Inoltre, per garantire l'ordine e la sicurezza negli ospedali, stiamo vagliando la possibilità di prevedere misure appropriate per filtrare l'accesso dei visitatori e incrementare i sistemi di videosorveglianza.

Standard minimi di formazione- Il Ministro ha parlato anche di prevenzione e di proposte allo studio dell'Osservatorio nazionale della sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie. "Attualmente, l'Osservatoriosta espletando un'attività di studio e di approfondimento per ammodernare le raccomandazioni e predisporre standard minimi dei contenuti dei corsi di formazione rivolti a tutti gli operatori del settore sanitario"- ha detto Schillaci. In vista anche campagne di comunicazione, per sensibilizzare la popolazione, "per ristabilire il rapporto fiduciario tra pazienti e sanitari".

Gli strumenti normativi  già disponibili- "Abbiamo avviato e sviluppato un progetto organico di contrasto"- ha spiegato Schillaci, riepilogando le più recenti misure d rinforzo al contrasto delle aggressioni ai professionisti della salute, in particolare il decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34, con il quale questo Governo ha modificato l'articolo 583-quater del codice penale e previsto la possibilità, da parte del questore, di costituire posti fissi della Polizia di Stato presso le strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate. Inoltre, il Ministro ha ricordato che "il delitto di lesioni nei confronti della medesima categoria di professionisti è stato reso procedibile d'ufficio, indipendentemente dalla volontà della vittima di sporgere denuncia".

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