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DECRETO GEMMATO

Santuari, un tavolo tecnico per la prevenzione delle malattie

Santuari, un tavolo tecnico per la prevenzione delle malattie
Un tavolo tecnico, interamente istituzionale, è stato incaricato dal Sottogretario Gemmato di definire criteri di prevenzione delle malattie infettive nei rifugi permanenti.


Ravvisata la "necessità", il Sottosegretario di Stato con delega alla sanità animale On Marcello Gemmato ha firmato un decreto che istituisce un Tavolo tecnico incaricato di definire criteri volti a prevenire e mitigare il rischio di introduzione e diffusione delle malattie infettive degli animali nei rifugi permanenti. Il decreto, datato 21 febbraio 2024, è pubblicato sul portale del Ministero della Salute. In premessa, il decreto afferma che "la formazione, l’informazione e la comunicazione del rischio possono svolgere un importante ruolo nella mitigazione del rischio di introduzione e diffusione delle malattie infettive degli animali". L'esigenza di adottare misure ad hoc per i cosiddetti "santuari" era emersa in occasione dell'ingresso della Peste Suina Africana in un rifugio del pavese, dove erano detenuti decine di suini risultati infetti dal virus della Psa.

Finalità- Il Tavolo tecnico istituito dal Sottosegretario Gemmato è incardinato nella ex Direzione Generale della Sanità animale e dei Farmaci Veterinari (Dgsaf) con l'ulteriore obiettivo di "disciplinare il processo di identificazione e registrazione dei rifugi permanenti, nel rispetto di quanto previsto dal quadro normativo di riferimento".  Il Tavolo è incaricato anche di definire i requisiti di biosicurezza dei rifugi permanenti relativamente alle specie animali detenute;  progettare, programmare e realizzare interventi di formazione per i gestori e agli operatori dei rifugi permanenti e anche attività di comunicazione del rischio volte a sensibilizzare tutti i portatori di interesse sulla prevenzione dell’introduzione e diffusione di malattie infettive degli animali nei rifugi permanenti.

Chi fa parte del Tavolo tecnico - Il decreto definisce la composizione del Tavolo tecnico, affidandone il coordinamento al Direttore Generale della (ex) Dgsaf, o suo delegato. Ne fanno parte:
- un rappresentate della Segreteria del Sottosegretario di Stato alla Salute;
- il Commissario straordinario alla Peste suina africana;
- un rappresentante del Coordinamento Interregionale Area Prevenzione e Sanità Pubblica;
-un rappresentante del Centro di Referenza Nazionale per l'Epidemiologia Veterinaria (Istituto Zooprofilattico Abruzzo e Molise);
- un rappresentante del Centro Servizi Nazionale Anagrafi degli Animali – (Istituto Zooprofilattico Abruzzo e Molise);
- un rappresentante del Centro di referenza nazionale per il Benessere Animale – (Istituto Zooprofilattico Lombardia Emilia Romagna)
- un esperto del sistema di valutazione del rischio Classyfarm - (Istituto Zooprofilattico Lombardia Emilia Romagna)
- i direttori ( o delegati) degli Uffici 2 (Epidemiosorveglianza, 3 (Sanità Animale) e 6 (Benessere Animale) della (ex) Dgsaf;
- un rappresentante dei Nuclei Antisofisticazione e Sanità (N.A.S.) dei Carabinieri.

Audizioni e consulti- Il Coordinatore può audire o consultare personalità esterne: rappresentanti dei Laboratori nazionali di riferimento e dei Centri di referenza nazionali, nonchè qualsiasi altro soggetto pubblico o privato che, "per conoscenze o competenze specifiche, ritenga funzionale al conseguimento degli obiettivi del Tavolo".

Decreto ministeriale del Ministero della Salute
Tavolo tecnico incaricato di definire criteri volti a prevenire e mitigare il rischio di introduzione e diffusione delle malattie infettive degli animali nei rifugi permanenti