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IL DOCUMENTO

Infortuni da animali e aggressioni nel rapporto Inail

Infortuni da animali e aggressioni nel rapporto Inail
Al netto di Covid-19, negli ultimi cinque anni le malattie professionali del comparto sanitario sono aumentate. In crescita anche gli infortuni e le aggressioni.
Il rapporto pubblicato dall'Inail, aggiornato a novembre 2023, fotografa una situazione di forte vulnerabilità per le professioni della salute. L'andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, pur registrando solo le situazioni denunciate e riconosciute dall'Istituto, accende una luce sul settore veterinario e sul fenomeno delle violenze ai sanitari.

I dati incrociano fonti ufficiali (Ateco, Istat, Inail, Ssn) e si focalizzano soprattutto sul settore sanitario con un approccio di prospettiva: "Saranno molto importanti, per poter comprendere in che direzione si sta muovendo il complesso mondo dei servizi sanitari" afferma Paolo Perone, curatore del rapporto, mentre le conclusioni di Liliana Frusteri (Inail) suggeriscono alcuni interventi per contrastare il fenomeno delle violenze ai sanitari, classificato come "devianza" nel contesto infortunistico tradizionalmente osservato dall'Istituto.

Aggressione, calca, violenza da parte di animali
- Nel computo degl infortuni accertati, in occasione, di lavoro i dati Inail riportano anche episodi di "aggressione, calca e violenza da parte di animali". Con 386 casi complessivi, di cui 146 con assistenza medica o ospedaliera. Una incidenza pecentuale annua del 4,3% corrispondente a una media di 77 casi l'anno che coinvolge principalmente i veterinari. Questa forma di infortunio corrisponde al 6% degli infortuni totali ai danni degli esercenti le professioni sanitarie.

Violenze personali- Nella sanità, circa il 10% degli infortuni occorsi sul posto di lavoro è riconducibile a un’aggressione, un fenomeno patologico se messo a confronto con l'intero settore industriale e dei dei servizi dove la percentuale delle aggressioni personali si ferma al 3%. Un raffronto evidenziato dall'Inail che imputa le violenze ad opera di   persone esterne all’azienda sanitaria e solo nel 7% dei casi riconducibili a liti tra colleghi della struttura.

Cosa fare- Insieme ad una attenta analisi dei rischi, servono misure, sia preventive che protettive per la prevenzione e gestione degli episodi di violenza. Tra le misure, suggerite da Inail si va dall'addestramento sulle procedure da attivare in caso di minacce e/o aggressioni, fino al controllo degli accessi, con installazione di sistemi di video sorveglianza, impianti antintrusione a protezione di chi lavora in solitaria e aumento del personale nelle fasi più critiche in cui ci possono essere fenomeni di aggressività e violenza.
Inail suggerisce che il rischio aggressioni venga discusso nell’ambito della riunione periodica prevista dal Testo Unico sulla Salute e Sicurezza del Lavoro, alla quale partecipano tutti gli attori del sistema di prevenzione aziendale, per fare in modo che la problematica venga costantemente monitorata e gestita in maniera collegiale.

Andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali
(Inail, 2023)