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PAC 2023-2027

Agea, chiarimenti sulle verifiche del pascolamento

Agea, chiarimenti sulle verifiche del pascolamento
L'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) ha diffuso una circolare esplicativa sulle verifiche del requisito "pascolamento" nel Centro Sud.

Nuovi chiarimenti da Agea sul pascolamento nell'ultima circolare pubblicata il 24 novembre scorso. L'Agenzia precisa che, ai fini del mantenimento del pascolo, saranno considerati  anche gli animali presenti in allevamento oltre al pascolo stesso. La puntualizzazione riguarda soprattutto il Centro-Sud, nelle Regioni ricadenti nella competenza dell'organismo pagatore nazionale, Agea appunto. In questi territori, l'utilizzo del criterio degli animali presenti in allevamento è il risultato di alcune circostanze che- afferma Agea- si verificano "in modo significativo".  Da qui la determinazione di considerare i capi presenti in stalla oltre ai capi movimentati.

Regole di verifica del pascolo- L'Agenzia aveva già chiarito che se l’allevamento- trovandosi nel Comune dove sono situate le superfici pascolate oppure in Comuni confinanti -  ha un codice-pascolo aperto in BDN (Banca Zootecnica Nazionale) la verifica del carico UBA/ha (Unità Bovino Adulto) "è eseguita in via prioritaria avendo riguardo ai capi movimentati al pascolo come risultanti dalla BDN". Ai fini di questa verifica- sebbene si considerino in via prioritaria i capi movimentati sul codice pascolo registrato in BDN- "possono essere conteggiati anche i capi comunque presenti nell’allevamento dell’agricoltore che non risultano movimentati verso il codice pascolo". Tale situazione si verifica in modo significativo nella realtà pascolativa delle Regioni ricomprese nella giurisdizione contabile di Agea, con particolare riferimento al Centro-Sud Italia.

Il riferimento della stalla- In tale contesto, le ASL "non sempre  ritengono opportuno attivare dei codici pascolo e di fatto il pascolamento delle superfici avviene sempre avendo a riferimento la stalla di appartenenza, con spostamenti all’interno delle superfici del Comune, e talora anche in quelle dei Comuni limitrofi, anche per un periodo continuativo. Inoltre, anche nei casi di utilizzo di pascoli, solo una parte degli animali si dirige verso tali località, mentre il resto dei capi presenti in stalla svolge il pascolamento direttamente sulle superfici connesse alla stalla presente nel comune.

La scelta di Agea- Non ultimo giova rammentare che l’attuale indicazione fornita dalla BDN circa l’ubicazione del pascolo ne fornisce solo l’indicazione rispetto ad un punto geografico individuato da latitudine e longitudine, ma non lo delimita con uno specifico poligono. Conseguentemente l’Organismo Pagatore Agea ritiene opportuno considerare per tali situazioni ai fini del mantenimento del pascolo anche gli animali presenti in allevamento, sebbene esista anche un pascolo localizzato sia nel comune o nel comune limitrofo.

La circolare del 24 novembre riporta alcuni esermpi delle principali casistiche. Il pascolamento è un requisito propedeutico al premio PAC.