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IL TESTO

JJ4, nuovo decreto di abbattimento, ma non è eseguibile

JJ4, nuovo decreto di abbattimento, ma non è eseguibile
Con proprio decreto, il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, ha disposto, e contemporaneamente sospeso, la rimozione tramite abbattimento dell’esemplare JJ4.


Tuttavia, la stessa Provincia dichiara che "l’abbattimento dell’animale è sospeso fino all’11 maggio, quando il Tar di Trento tratterà collegialmente la questione". Il Tribunale amministrativo ha infatti sospeso l'esecuzione dell'ordinanza dell’8 aprile nella parte in cui dispone l'abbattimento in seguito alla cattura. JJ4 è attualmente ospitata nell’area faunistica del Casteller.

Il decreto firmato ieri dal Presidente Maurizio Fugatti incarica l’Azienda provinciale per i servizi sanitari, con il supporto per quanto di competenza del Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento, di procedere ad effettuare la rimozione tramite abbattimento dell’esemplare JJ4. Nel contempo però dispone che la soppressione dell’esemplare JJ4 sia sospesa fino al giorno 11 maggio 2023. Dopo di che, "la soppressione dell’esemplare JJ4 sia eseguita al più presto pervenuti gli esiti dell’incidente cautelare" chiesto dal Tar.

Il comunicato provinciale ribadisce che la struttura del Casteller "non può essere impiegata per il contenimento di esemplari problematici o pericolosi, in quanto progettata per svolgere la funzione di ricovero di animali che necessitano di cure o di riabilitazione".  Il nuovo decreto, firmato il 27 aprile, viene dunque motivato sulla base delle indicazioni di Ispra e del monito di questo Istituto in merito alle responsabilità cui va incontro “il decisore”, qualora si optasse per il trasferimento". Il Presidente della Provincia, con una rinnovata istruttoria chiesta dal TAR, ha confermato l’abbattimento di JJ4. "Il decreto - quale atto di recepimento del parere di Ispra del 18 aprile - è un atto dovuto per il completamento dell’istruttoria, come richiesto dal Tar".  Secondo l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale- prosegue la nota- " l’abbattimento risulta coerente con il Pacobace e, pertanto, tecnicamente percorribile".

Infine, la Provincia trentina ribadisce anche la posizione su un eventuale trasferimento in altro sito esterno al territorio regionale, anche estero, che "dovrà offrire inderogabilmente elevati standard per le esigenze di sicurezza e di incolumità per i suoi frequentatori”. La nota provinciale aggiunge che secondo Ispra  “la competenza di valutazioni sull’idoneità di siti adeguati a contenere animali pericolosi è di pertinenza della Commissione Scientifica Cites”. "I soggetti responsabili della decisione del trasferimento dovranno valutare con attenzione ogni elemento che possa comportare rischi di fuga, nonché il possibile rischio di aggressione verso altri esemplari di orso qualora non sia possibile la captivazione individuale”.

Decreto PA Trento 27 aprile 2023