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CONTENIMENTO CINGHIALI

Patuanelli conferma: legge 157 sarà modificata

Patuanelli conferma: legge 157 sarà modificata
Al Question Time il Ministro Stefano Patuanelli conferma la revisione della legge sulla fauna selvatica: il governo e le regioni sono al lavoro. 


Il Ministro delle Politiche agricole alimentari Stefano Patuanelli ha risposto di fronte alla Camera in merito agli interventi realizzati fino a ora per prevenire la diffusione della peste suina africana. 
L'onorevole Maria Cristina Caretta ha posto al Ministro l'interrogazione firmata dall'On. Francesco Lollobrigida e altri sulle iniziative che il Governo intende mettere in atto per garantire le adeguate misure di controllo e di contenimento della PSA. 
Tra le iniziative compare la modifica della legge sulla fauna selvatica. Il Ministro conferma che il Governo e le regioni sono al lavoro per revisionare l'articolo 19 della legge n.157 del 1992 e revisionare in modo rapido e definitivo il problema della sovrappopolazione degli ungulati. La revisione mira inoltre a garantire adeguate capacità di controllo del bracconaggio tramite il rafforzamento degli organi di vigilanza.

L'attività dell'ISPRA
Patuanelli informa che l'ISPRA sta aggiornando la banca dati relativa ai cinghiali che sono stati abbattuti in situazioni di caccia, sia di selezione che di controllo.
L’Istituto sta inoltre valutando i piani regionali di intervento. Sui piani regionali il ministro fa sapere che sono stati presentati da quasi tutte le regioni. L'ISPRA sta inviando le risposte alle regioni, sottolineando alcune carenze. Ora le regioni dovranno adeguarli alle istruzioni ricevute.

Le recinzioni -
Il Ministro ricorda inoltre l'attività del Governo circa l’acquisizione, la messa in opera e il finanziamento delle recinzioni. Il decreto n.9/2022 prevede un fondo da 10 milioni di euro per l'installazione delle recinzioni. La realizzazione delle recinzioni che seguono il perimetro della zona infetta, in conformità alla strategia di cui al Documento SANTE/7113/2015, è finalizzata ad impedire ai cinghiali presenti nella zona infetta di muoversi verso zone indenni, e quindi diffondere la malattia in territori limitrofi. Tali recinzioni saranno progressivamente allargate e spostate laddove l’evolversi della situazione epidemiologica obblighi l’autorità sanitaria competente ad estendere e modificare l’area infetta.