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AVIARIA AD ALTA PATOGENICITA'

HPAI, il Ministero amplia la ZUR: nuovo dispositivo

HPAI, il Ministero amplia la ZUR: nuovo dispositivo
Potenziate le misure di controllo del virus ad alta patogenicità H5N1. Ulteriori casi continuano ad essere segnalati in diverse regioni italiane.

Emanato un nuovo dispositivo dirigenziale interamente sostitutivo del precedente. La Direzione Generale della Sanità Animale del Ministero riorganizza e potenzia le misure di controllo sorveglianza ed eradicazione per contenere la diffusione dell’influenza aviaria sostenuta dal virus H5N1 e , come preannunciato nei giorni scorsi, amplia la Zona di Ulteriore Restrizione (ZUR).

Riduzione della pressione biologica in territori ad alta densità avicola- L'obiettivo delle misure sanitarie è di contrastare l’ulteriore diffusione del virus dell’influenza aviaria nelle Regioni Veneto e Lombardia ed evitare il suo ingresso in altre regioni ad elevata densità avicola. Si determinerebbero infatti gravi danni alla salute animale, e rischi per la salute pubblica oltre che ingenti costi economici fino alla chiusura dei mercati esteri. Conseguenze che il dispositivo emanato il 18 dicembre intende scongiurare, ricorrendo ad un rafforzamento delle regole di accasamento del pollame nella ZUR "per ridurre il più possibile la pressione biologica nell’area interessata ed evitare una ulteriore diffusione dell’epidemia".

Nuovi focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità sono stati confermati nelle province di Mantova, Cremona, Vicenza e Udine, zone ad alta densità avicola, ma ulteriori casi di influenza aviaria ad alta patogenicità continuano ad essere segnalati in diverse regioni italiane.

I focolai di Rimini e di Udine fuori dalla ZUR- Nella ZUR ampliata non sono stati inclusi il focolaio in provincia di Rimini -riguardante  un allevamento rurale-  e quello in provincia di Udine-  derivante molto probabilmente da nuova introduzione da selvatici senza apparenti connessioni con i focolai del Veneto e della Lombardia.

Delega di funzioni ufficiali- Alla luce della mutata situazione epidemiologica, il dispositivo consente alle Asl di avvalersi della possibilità di conferire delega di funzioni ufficiali a veterinari non ufficiali, come previsto dal nuovo regolamento di sanità animale (articolo 14 del regolamento (UE) 429/2016) per un contrasto ancora più efficace alla diffusione del virus influenzale.

La mappa delle zone di protezione e sorveglianza istituite intorno ai focolai è pubblicata e costantemente aggiornata sul sito istituzionale dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie.

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