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DECRETO SOSTEGNI

Veterinari in farmacia: nuova bocciatura in Senato

Veterinari in farmacia: nuova bocciatura in Senato
Precluso: la modifica del Testo Unico delle leggi sanitarie proposta da Forza Italia non arriva nemmeno al voto. Ecco cosa prevedeva.

Per la seconda volta il Parlamento tenta una modifica dell'articolo 102 del TU, in base al quale l'esercizio della farmacia "non puo' essere cumulato con quello di altre professioni o arti sanitarie". Ma l'Assemblea di Palazzo Madama ha precluso l'emendamento delle senatrici Binetti e Rizzetto (FI) al Decreto Sostegni. L'obiettivo era appunto di eliminare il vigente divieto.

La proposta era di riscrivere l'articolo 102 così: "Gli esercenti le professioni o arti sanitarie possono svolgere, in qualsiasi forma, la loro attività in farmacia, ad eccezione del medico, dell'odontoiatra e del medico veterinario ai quali è consentito di svolgere la propria attività esclusivamente nell'ambito di campagne informative di educazione sanitaria e attività di prevenzione, nonché per emergenza e pronto soccorso. I farmacisti possono svolgere in farmacia anche attività di primo intervento".

Se fosse passato, l'emendamento avrebbe consentito ai Medici Veterinari (e non solo a loro) di svolgere alcune prestazioni in farmacia e ai Farmacisti di prestare attività di primo intervento.  La proposta emendativa è stata preclusa, quindi nemmeno messa al voto del Senato.

Quella di permettere l'esercizio in farmacia di altre professioni sanitarie era stata una raccomandazione accolta dal Governo che, lo scorso settembre si era impegnato a valutare la modifica del Testo Unico delle Leggi Sanitarie.

Nella stessa seduta, il Senato ha anche precluso la proposta di formare gli studenti di Medicina Veterinaria alla vaccinazione anti-Covid-19 e l'ordine del giorno che chiedeva sostegno economico alla filiera suinicola per le difficoltà economiche legate alla pandemia e al rischio di introduzione della peste suina africana.