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FINO AL 28 FEBBRAIO 2021

Sorveglianza visoni, misure in arrivo da Dgsaf e Regioni

Sorveglianza visoni, misure in arrivo da Dgsaf e Regioni
Applicato il principio di massima precauzione. Le misure da applicare agli allevamenti nazionali di visoni verranno stabilite dalla Dgsaf. Autorizzata la raccolta delle pelli.


La denominazione esatta è «Infezione da SARS CoV-2 (agente eziologico del COVID-19 umano) nei visoni d'allevamento»: da oggi- per effetto dell'Ordinanza 21 novembre 2020-  le positivita' virologiche per SARS-CoV-2 nei visoni allevati entrano - "in considerazione del potenziale impatto zoonotico"-  nell'elenco delle malattie infettive e diffusive soggette a denuncia obbligatoria previste dall'articolo 1 del Regolamento di polizia veterinaria.

Fino al 28 febbraio 2021- Ad eccezione del mantenimento dei riproduttori, l'Ordinanza sospende le attivita' degli allevamenti di visoni sul territorio nazionale fino al 28 febbraio 2021 incluso. Per quella data, la Direzione generale della sanita' animale e dei farmaci veterinari (Dgsaf) avrà verificato i presupposti per una eventuale proroga dello stop alle attività.

Misure di sorveglianza- La Dgsaf - sentite le Regioni e le Province autonome - stabilirà le misure di sorveglianza da applicare negli allevamenti di visoni e negli altri animali.

Sospetto di infezione della malattia - In caso di sospetto, l'Autorita' locale dispone il sequestro dell'allevamento, il blocco della movimentazione in uscita di animali, liquami, veicoli, attrezzature e l'avvio di un'indagine epidemiologica. L'evento dovrà essere comunicato al Dipartimento di prevenzione - Servizi igiene e sanita' pubblica.

Conferma della malattia-  Per la ricerca del genoma virale, gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali utilizzano i mezzi di diagnosi diretta (real time RT-PCR) rispondenti ai requisiti fissati nel decreto legislativo 8 settembre 2000, n. 332 e validati dall'Istituto superiore di sanita'.
In caso di conferma della malattia, i visoni dell'allevamento sono sottoposti ad abbattimento, con metodi eutanasici, e distruzione.

Altri animali- Le positivita' per SARS-CoV-2 eventualmente riscontrate in altri animali diversi dai visoni dovranno essere comunicate dai laboratori che hanno effettuato la diagnosi nel rispetto del flusso informativo che sara' stabilito con successivo provvedimento della Direzione generale della sanita' animale e dei farmaci veterinari.

Macellazione a fine ciclo- L'Ordinanza del Ministro della Salute, su richiesta della Regione Lombardia, autorizza la macellazione dei visoni "a fine ciclo". La fase di "fine ciclo" - si legge nell'Ordinanza-è una fase in cui si sarebbe comunque proceduto per la raccolta delle pelli. Applicando il principio di massima precauzione, il Ministro ha chiesto al Consiglio Superiore di Sanità, Sezione IV, un parere specifico sul rischio di esposizione per l'uomo durante tutte le fasi di macellazione degli animali dell'allevamento.

Il precedente nazionale- L'Ordinanza ministeriale in vigore da oggi fa seguito alla positivita' per SARS CoV-2 di un visone in un allevamento del cremonese di circa 26.600 capi.Il Dipartimento veterinario dell'ATS Valpadana- a scopo cautelativo- aveva disposto il blocco della movimentazione in uscita di animali, veicoli, attrezzature e liquami, nonche' l'avvio di ulteriori approfondimenti diagnostici. Dai controlli virologici nell'azienda sono state individuate altre due reazioni al SARS-CoV-2, di cui l'ultima il 6 novembre 2020 in un soggetto asintomatico.

Sorveglianza da maggio- In Italia, gli allevamenti di visoni sono sottoposti a censimento e visite dal 14 maggio, per verificare l'eventuale presenza di sintomi respiratori, gastroenterici o fenomeni di mortalita' anomala. La sorveglianza clinica negli allevamenti italiani di visoni è stata intensificata dal mese di luglio, in considerazione dei casi che hanno interessato altri Paesi Europei, in particolare Olanda e Danimarca.

Casi in Europa- Anche la Francia ha rilevato per la prima volta la presenza di Covid-19 in un suo allevamento di visoni. Lo hanno reso noto il 22 novembre i ministeri dell'Agricoltura, della Salute e della Transizione Ecologica. "E' stato ordinato l'abbattimento di tutti i 1.000 animali ancora presenti nell'allevamento e l'eliminazione dei prodotti di questi animali", hanno indicato in una nota i ministeri. Dei quattro allevamenti di visoni nel Paese, uno è risultato non contagiato mentre "negli ultimi due sono ancora in corso analisi", i cui risultati sono attesi in settimana. Dopo Olanda, Danimarca e Svezia, anche la Spagna e la Grecia hanno notificato positività nei visoni all'OIE.