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EURISPES 2020

Cibi pronti e food delivery: le nuove tendenze alimentari

Cibi pronti e food delivery: le nuove tendenze alimentari
L’Eurispes ha sondato le nostre abitudini alimentari  Proteine animali per l'85% degli italiani, cresce il "senza lattosio". Aumentano gli acquisti di cibi pronti e il food delivery.


L'Italia resta al secondo posto in Europa per obesità infantile maschile. Nonostante una dichiarata attenzione agli stili di vita e nutrizionali, i dati dell'ultimo Rapporto dell'Euripes  (qui una sintesi) confermano una certa perseveranza negli sbagli (abitudini alimentari non corrette, comportamenti sedentari) e l'attrazione verso nuove tendenze: la curiosità per alimenti nuovi (il 16,4% ha provato i cibi con cannabis), la dipendenza dalle nuove tecnologie, la frenesia dei cibi rapidi.

Cibi già pronti- Il 54% degli italiani compra cibo pronto a domicilio. Il 15% conferma di affidarsi spesso a servizi di food delivery che consentono di ricevere cibo pronto direttamente a casa. L’abitudine di acquistare alimenti già cucinati destinati all’asporto è assai diffusa e riguarda ben il 70% degli italiani. Anche coloro che acquistano sui banchi del supermercato e della grande distribuzione organizzata prodotti industriali che richiedono qualche minuto per essere pronti, saltando a pie’ pari le preparazioni di base, sono in molti, complessivamente quasi il 62%. L'abitudine a consumare cibo da asporto è diffusa in modo omogeneo tra le diverse età, anche se i maggiori fruitori sono i più giovani.

Pasti in velocità- E' soprattutto al Nord-Est che si mangia “in velocità”. E' in questi territori che emersa, in misura maggiore rispetto alle altre regioni, la tendenza ad acquistare cibi a domicilio (85,2%), da asporto (86,6%) o industriali di rapida preparazione (75,5%)

Carnivori, vegetariani e vegani -  L’84,8% del campione inserisce nella propria dieta proteine animali, senza alcuna rinuncia.
Nel 2020, con l’8,9% delle indicazioni, vegetariani e vegani sono in aumento rispetto al biennio precedente (+1,6). E' vegetariano il 6,7% degli intervistati, è vegano il 2,2%.
Il 6,3% ci ha ripensato anche se in passato aveva compiuto la scelta di rinunciare alla carne animale all’interno della propria alimentazione.
Vegani e vegetariani per benessere e amore per gli animali. Tra le motivazioni alla base della scelta di rinunciare all’alimentazione tradizionale troviamo soprattutto la salute e il benessere (23,2%) e l’amore e il rispetto nei confronti del mondo animale (22,2%); a seguire chi ritiene così di mangiare meno e meglio (il 19,2%). La scelta di diventare vegetariani e vegani per ragioni di salute e per rispetto nei confronti degli animali prevale tra le fasce  di età compresa tra i 25 e i 44 anni.

Senza lattosio-  L’insorgenza di sempre maggiori casi di persone intolleranti al lattosio o celiache ha inciso sulla necessità di eliminare i cibi identificati come nocivi dalla dieta, creando nuove abitudini e nuovi mercati. Il 18,7% degli italiani che hanno partecipato all’indagine ha un’alimentazione priva di lattosio per problemi di digeribilità.
Sia nel caso del lattosio che nel caso del glutine la percentuale di donne che si trovano ad eliminare un alimento dalla dieta sono di più rispetto agli uomini: 20,2% vs 17,1% nel primo caso e 16,3% vs 12,8% nel secondo.

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