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SARDEGNA

Veterinaria ufficiale aggredita al macello: "Ti apro il collo"

Veterinaria ufficiale aggredita al macello: "Ti apro il collo"
“Ti apro il collo, poi ti porto dietro e ti metto fuoco e ti brucio“. Veterinaria minacciata e aggredita mentre vigila sulla protezione animale all'abbattimento.

La FVM Sardegna ha denunciato l'episodio al Ministro della Salute, l'ennesimo ai danni di un Veterinario Ufficiale in servizio, che testimonia ancora una volta "un innalzamento del livello di rischio, che non può più essere ignorato".

La mattina del 3 giugno una giovane collega, veterinario ufficiale di mattatoio della Sardegna, è stata prima brutalmente intimidita e poi aggredita con un coltello che le è stato puntato al collo. Il grave episodio- riferisce il Sivemp- è avvenuto in un mattatoio Ogliastrino.
A tutela della protezione animale durante la macellazione, la Veterinaria ufficiale aveva ripreso l’operatore che trascinava brutalmente una capra. Oltre alle minacce ("tanto so dove stai e ti trovo“) l'aggressore le ha puntato un coltello alla gola gridando "ti apro il collo, poi ti porto dietro e ti metto fuoco e ti brucio“. Uno spalleggiatore la invitava a non chiamare i carabinieri minacciandola che non sarebbe uscita viva dallo stabilimento. Gli aggressori sono stati allontanati, solo a seguito dell’intervento di un altro operatore del macello.

“La solidarietà ed il conforto da parte dei Colleghi e delle Istituzioni non è più sufficiente ed il trasferimento in altre sedi lavorative dei colleghi non è la soluzione” scrive Massimiliano Picoi, Segretario Regionale FVM, che sottolinea come tale atto rischi piuttosto di giustificare l’atto criminoso e contemporaneamente di delegittimare la credibilità e la professionalità dei Servizi Veterinari Pubblici.

FVM Sardegna chiede provvedimenti urgenti e concreti di tutela, ricordando che il compito dei Veterinari Ufficiali è di garantire la sanità pubblica, requisito base della certificazione sanitaria spendibile in ambito comunitario ed internazionale.

Sull’episodio la procura di Lanusei ha aperto un fascicolo.