Con la circolare del 3 aprile, il Viminale ha ricordato che i lupi sono tutelati dal DPR 357 del 1997 che attua la Direttiva Habitat e ha rimesso "alla sensibile attenzione" dei Prefetti "l'eventuale richiesta" alle Autorità Regionali di una deroga ai divieti di cattura e di uccisione dei lupi. "Una simile richiesta" può essere avanzata, allo scopo di assicurare l'incolumità pubblica, solo nel caso in cui gli interventi di prevenzione "si rivelassero inadeguati".
Oltre ad acquisire il parere di ISPRA, la deroga alle protezioni assicurate dal DPR 357/1997 "dovrà avere carattere di eccezionalità e potrà essere considerata solo a condizione che sia stata verificata l'assenza di altre soluzioni praticabili".
Gli interventi di carattere preventivo rispondono alla duplice esigenza di preservare l'incolumità pubblica e di evitare danni economici agli allevatori di ovicaprini e di bovini. La loro adozione- scrive il Capo di Gabinetto del MinInterno- "richiedono una analisi il più possibile completa delle situazioni esistenti nelle singole realtà territoriali, da condurre con il più ampio coinvolgimento dei soggetti istituzionali e degli enti a vario titolo competenti per la materia e con particolare riguardo alle possibili ripercussioni sul piano della sicurezza pubblica e dell'incolumità dei cittadini e dei loro beni".
La circolare invita le Prefetture a convocare il Comitato provinciale per la sicurezza pubblica, coinvolgendo anche i Servizi della Asl, "privilengiandoin ogni caso il profilo della prevenzione, attraverso ad esempio, atività di monitoraggio dei lupi e delle situazioin di conflitto, interventi di messa in sicurezza del bestiame e di dissuasione sui lupi particolarmente confidenti".
"Prioritaria", infine l'informazione alle popolazioni per "scongiurare eccessivi allarmismi" e per "favorire una consapevole adesione alle scelte istituzionali".
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