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IPPODROMO DI PALERMO

Falsificati i certificati veterinari: dieci rinvii a giudizio

Falsificati i certificati veterinari: dieci rinvii a giudizio
Avrebbero falsificato la parte dei libretti veterinari in cui dichiaravano di avere effettuato i test di Coggins per l'anemia infettiva degli equini.
Avevano un certificato sanitario ineccepibile, ma  sarebbe stata falsificata la parte in cui si attestava l'effettuazione dei test di Coggins per l'anemia infettiva degli equini ( i test erano obbligatori fino al 2012, poi sono diventati facoltativi). Almeno così sostiene la Procura della Repubblica che ha chiesto il processo per dieci persone, fra proprietari, allenatori e fantini. A darne notizia è livesicilia.it, secondo il quale l'accusa per gli imputati, che rischiano il rinvio a giudizio, è di avere fatto solo finta di sottoporre gli animali ai controlli sanitari. Come? Falsificando, secondo la Procura, i certificati con tanto di firma e timbro dei dirigenti veterinari dell'Azienda sanitaria provinciale di Palermo.

Il procuratore aggiunto e il sostituto  hanno chiesto il rinvio a giudizio per dieci indagati. Oltre quaranta i cavalli coinvolti all'Ippodromo di Palermo.

Tra il 2008 e il 2009 gli ispettori veterinari fecero una campagna di controlli in alcuni allevamenti e all'ippodromo. Si fecero mostrare i libretti sanitari dei cavalli e tutti risultavano avere eseguito i test di Coggins. Almeno sulla carta, visto che nella banca dati dell'Istituto zooprofilattico non c'era traccia alcuna. Eppure sui certificati c'erano il timbro dell'Asp 6 e la firma di dirigenti del Dipartimento di prevenzione veterinaria. Sia i medici che l'azienda erano all'oscuro di tutto e sono totalmente estranei alla vicenda.

La richiesta di rinvio a giudizio è ora al vaglio del giudice per l'udienza preliminare.