Biella, presto un ambulatorio veterinario sociale

Ospiterà anche un progetto innovativo del servizio veterinario dell'Asl la nuova sede inaugurata ieri a Cavaglià.
Come ha spiegato il direttore Luca Sala, nei prossimi mesi dovrebbe essere attivato un "Ambulatorio sociale, dove persone meno abbienti potranno far curare i loro animali d'affezione. Si tratta di un'iniziativa su cui la Regione crede molto e che nel Biellese verrà testata proprio a Cavaglià".

Per il resto nei locali di via Pella che fino a qualche tempo fa ospitavano la dialisi ("Trasferita, dato che i macchinari utilizzati erano ormai obsoleti e sarebbe stato troppo costoso sostituirli" ha spiegato il direttore generale dell'Asl Bi Gianfranco Zulian), verranno svolte tutte le attività sia riguardo la sanità animale che l'igiene zootecnica. In tutto sono stati ricavati due uffici amministrativi e un ampio ambulatorio, che, come già in passato, saranno aperti tutti i mercoledì mattina.

La ristrutturazione è costata 20mila euro, di cui 15mila messi a disposizione dall'Asl e il rimanente dal Comune. "Del resto a Cavaglià - ha continuato Sala – si trovano circa un terzo degli allevamenti del Biellese, che hanno dimensioni atipiche per il nostro territorio, e sono più simili a quelli che si trovano abitualmente nel Cuneese o nell'area della Bassa Padana. La produzione alimentare è dunque di livello, un fiore all'occhiello della zona ma anche di tutto il Biellese".

Così come eccellente è il livello dei servizi sanitari presenti in paese. "Nel Biellese – ha spiegato Zulian - abbiamo due punti di riferimento sul territorio, uno a Trivero e uno a Cavaglià, che vanno a coprire le zone più decentrate. In particolare in questa sede si trovano lo sportello del centro unico di prenotazione, la sede della continuità assistenziale e di un gruppo di quattro infermiere addette alle cure domiciliari, oltre che di vari laboratori medico specialistici". Soddisfatto il sindaco Giancarlo Borsoi. "Il servizio veterinario è particolarmente importante in un'area agricola come la nostra, ma più in generale è tutto il centro sanitario ad essere fondamentale, per evitare se possibile a chi abita nel Basso Biellese, in particolare agli anziani, trasferte".(fonte)

Foto: newsbiella.it