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RINVIO A MARZO

Riorganizzare il sistema, moratoria sul nuovo regolamento Fise

Riorganizzare il sistema, moratoria sul nuovo regolamento Fise
Il nuovo regolamento Fise del salto a ostacoli è sospeso.  Istruttori, allevatori, cavalieri, comitati organizzatori e addetti ai lavori hanno ottenuto una moratoria.

L'attuazione del nuovo regolamento del salto ostacoli è dunque sospesa e non entrerà in vigore a marzo 2014 come da programma, e il tavolo di lavoro formato dai rappresentanti delle diverse categorie stilerà a breve una proposta da fare pervenire alla Fise. Lo riferisce Cavallo Magazine, che pubblica la cronaca della riunione dei giorni scorsi, a Bologna, sul nuovo regolamento Fise per il salto ostacoli.

Una parte significativa di addetti ai lavori, all'unisono, hanno espresso davanti al coordinatore della disciplina Duccio Bartalucci i cambiamenti non condivisi di quelle "nuove regole che sottendono ai concorsi di salto ostacoli in Italia e che, dal loro punto di vista, sono penalizzanti per tutto il settore così come per i singoli attori che ne fanno parte e che, allo stesso tempo, lo finanziano".

Lo stesso Bartalucci ha chiarito la volontà di un'apertura al dialogo e la necessità di un confronto: "Sono qui per sentire le vostre proposte", ha dichiarato. "Quando il 20 dicembre scorso la Fise ha fatto uscire il nuovo regolamento ha aperto contestualmente una sezione on line sul proprio sito con una email alla quale scrivere per indicare eventuali suggerimenti e osservazioni in merito", chiarisce. Molti, però, contestano in sala il fatto che il regolamento sia uscito a ridosso delle feste natalizie e che la maggior parte delle persone era partita per le vacanze. "C'è una volontà da parte di tutti di fare funzionare al meglio il nostro sport", ha continuato il coordinatore federale del salto ostacoli, "non ci siamo alzati una mattina vaneggiando! Il punto è che c'era un 'sistema concorso' che non funzionava bene, instabile, che aveva la necessità di una nuova regolamentazione. Per questo mettere l'obbligo di un'iscrizione ai concorsi in parte vincolante, pena un'aggravante economica, ci sembrava un modo per abituare le persone a un minimo di programmazione...", ha
affermato Bartalucci.

La Fise ha diramato un comunicato ufficiale  in proposito. Le modifiche apportate si sono rese necessarie, a causa della grande instabilità del sistema dei concorsi ippici in Italia. Dai numeri in possesso della FISE, infatti, è emerso che solo nel 2013 su circa 200 concorsi organizzati in tutto il territorio, più di 100, ovvero il 50%, ha subito modifiche al programma, riduzione del montepremi o addirittura l'annullamento dal calendario. L'auspicio della FISE è quello di trovare fin da subito delle soluzioni condivise, che possano essere utili alla riorganizzazione del sistema, già dal secondo semestre di quest'anno e che possano consentire finalmente di far muovere a pieno regime e nella giusta direzione la "macchina" dei concorsi ippici in Italia.