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ILARIA CAPUA

Decreto-sperimentazione:"I divieti alla ricerca non vanno bene"

Decreto-sperimentazione:"I divieti alla ricerca non vanno bene"
"Se rimane così come è formulato, avremo un aggravio indicibile di burocrazia". Nel testo del Governo divieti "intollerabili".

Il commento all'Huffpost è di Ilaria Capua, deputata di Scelta Civica, sul decreto che recepisce la direttiva 2010/63 sulla protezione degli animali a fini scientifici non piace agli scienziati e ai ricercatori italiani.

"I divieti contenuti nel decreto non vanno bene e fermerebbero la ricerca italiana, favorendo gli scienziati degli altri Paesi", dice riferendosi alle correzioni che il Parlamento la scorsa estate ha apportato alla direttiva comunitaria.  Per Capua questi paletti, rimasti tali e quali nella bozza del governo, sono intollerabili: "È assurdo pensare che nei prossimi tre anni i laboratori italiani dovranno prepararsi a dire addio alle ricerche che saranno vietate soltanto in Italia. Andremo incontro alla procedura di infrazione, ma soprattutto non saremo più competitivi rispetto al resto del mondo".

La richiesta, analoga a quella formulata dalla scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo, è quella di "recepire la direttiva comunitaria senza interventi correttivi altrimenti le multinazionali farmaceutiche stabiliranno le loro aziende in Polonia e non in Italia".

"Non voglio parlare degli animalisti che fanno irruzione nei laboratori o affissano i volantini", continua Capua, "ma capisco le esigenze etiche della ricerca di metodologie alternative. Occorre fare come in Gran Bretagna dove un'agenzia governativa si occupa di raccomandare ai ricercatori l'uso minimo di animali nei laboratori. In questo modo si accontenta anche l'opinione pubblica. Ma non fatemi dire che esistono delle alternative alla sperimentazione sugli animali perché è come la democrazia: non è il sistema perfetto ma è il migliore che abbiamo".