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ILARIA CAPUA

In Parlamento "procedure obsolete". ANMVI: primi atti già incisivi

In Parlamento "procedure obsolete". ANMVI: primi atti già incisivi
«Con il mio lavoro ero abituata a incidere in modo sostanziale, qui invece non è possibile». Lo dichiara Ilaria Capua in una intervista al Corriere del Veneto, nella quale esclude di ricandidarsi "in modo automatico" al Parlamento.

"La macchina parlamentare è complicata - aggiunge - gira a una velocità tutta sua, con procedure obsolete che la rendono assolutamente poco funzionale. E per questo mi sento frustrata". Perché? «Ci sono varie cose che non funzionano. Intanto, per colpa dell'ostruzionismo, in aula si perdono giornate intere. È vero, il regolamento consente a ciascun parlamentare di intervenire per uno, due o cinque minuti; ma spesso questa procedura, portata all'esasperazione, viene usata soltanto per sfinire l'avversario di turno. E poi c'è la questione della pianificazione, davvero delirante. Un deputato dovrebbe incontrare altre persone, interagire con il territorio e con le professioni. Questa prerogativa però viene vanificata dal fatto che gli orari di convocazione delle sedute della Camera o delle commissioni vengano continuamente cambiati. Così, però, è impossibile prendere qualsiasi appuntamento".

L'On Ilaria Capua spiega che "complicare il tutto, oltre a questi problemi tecnici, ce ne sono altri di carattere umano. Non ero preparata al fatto che se ci si espone pubblicamente, diventando attore della vita politica, ci si devono attendere durissimi attacchi personali. È capitato anche a me: quando sono entrata in parlamento, c'è stato chi ha messo in dubbio le mie qualità morali e professionali. Vere e proprie cannonate, che mi hanno fatto male».

Parole di sostegno sono arrivate dall'ANMVI che considera "già incisivi" i segni dell'attività parlamentare della Collega in questo primo scorcio di mandato. "Il Parlamento - osserva l'ANMVI- è ancora il luogo delle leggi dello stato e la sua presenza ha già dimostrato in poco tempo che se si vuole si può incidere, è il caso di due ordini del giorno prontamente accolti dal governo: uno per alleviare la stretta fiscale sulla ricerca, togliendo la tassa sugli immobili della ricerca e l'altro è per impegnare il Governo ad un recepimento fedele alle regole europee sulla protezione degli animali scientifici. Detto questo la comprensione è massima quanto l'incoraggiamento a continuare a far sentire l'importanza della competenza nelle materie su cui si legifera".

E fra le battaglie ancora da combattere, Ilaria Capua cita proprio la sperimentazione animale: "L'Italia - dichiara- non può permettersi di rendere ancora più stringente la normativa. Se il governo si movesse su quella strada, il Paese non sarebbe più competitivo a livello internazionale. Ho già chiesto un incontro col ministro Zanonato: ci sono laboratori che potrebbero chiudere se si bloccherà la sperimentazione».